martedì, Aprile 30, 2024
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Inaugurazione della scultura domenica 4 maggio a Pacengo per opera del gruppo Leonello Parolini Messa al campo, banda e alzabandiera per la ventottesima festa del lago

Il porto scopre il monumento ai marinai

Ventottesima Festa del lago al porto di Pacengo. A promuoverla, come ogni anno, i marinai del gruppo Leonello Parolini di Lazise, da anni guidato da Giovanni Olivetti. Quest’anno però la festa del lago avrà un sapore diverso, importante, con la presenza di molte autorità, fra le quali il consigliere nazionale dell’Associazione nazionale marinai, ammiraglio Mario Crepaldi, del delegato regionale Pino Fabrello e del comandante Mario Grassi della Ftase, per la posa del cippo dedicato ai marinai del Garda. Il monumento marmoreo, in rosso Verona ed in pietra bianca alto due metri e 60 centimetri, è stato realizzato dallo scultore Alessandro Guardini ed è stato collocato nella nuova aiuola centrale, al porto di Pacengo, da poco realizzata a seguito della sistemazione della zona da parte dell’amministrazione comunale. La cerimonia avrà luogo domenica 4 maggio con inizio alle 9.45 per l’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti. Sarà presente la banda musicale di Peschiera del Garda. Alle 10.30 messa al campo, al porto, celebrata dal parroco don Sergio Fratucello. Successivamente, alla presenza del sindaco di Lazise, avrà luogo la scopertura del nuovo ceppo. Madrina della cerimonia sarà la signora Dina Caldana, moglie del compianto Giorgio Caldana, colui il quale volle ad ogni costo promuovere la Festa del Lago a Pacengo a perenne ricordo dei tanti marinai caduti in tutte le guerre. Dopo l’alzabandiera e la preghiera del marinaio ci sarà il discorso ufficiale dell’ammiraglio Mario Crepaldi. «Siamo fieri ed orgogliosi di poter ricordare i marinai del Garda a Pacengo», spiega Giovanni Olivetti, «perché il sito si presta alla collocazione del nuovo cippo». «Il merito di questa iniziativa e di questa manifestazione va all’assessore Fabio Marinoni», continua Olivetti, «che ha voluto la presenza ed il segno dei marinai proprio al porto di Pacengo, la cui fisionomia è totalmente cambiata dopo i lavori di ristrutturazione dell’intera area. Sul basamento, in marmo rosso Verona, trovano posto gli stemmi di Lazise, dei marinai e delle quattro Repubbliche marinare in uno spirito unitario di ricordo e di memoria dello spirito marinaro anche sul nostro lago di Garda».

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