Moniga del Garda in questi giorni ha tagliato il traguardo dei duemila abitanti. E pensare che il piccolo paese bagnato dal Benaco fino a pochi anni fa contava 1500 residenti. Un incremento demografico improvviso dovuto in parte all’arrivo di extracomunitari (240 residenti) ma soprattutto al boom edilizio favorito negli ultimi dieci anni, visto che sono state rilasciate concessioni edilizie per 260 nuove unità abitative. Eppure l’estensione territoriale del comune gardesano è tra lep iù piccole della provincia (soli 5 chilometri quadrati, 500 ettari): di questo passo il territorio vergine è destinato ad esaursi nel prossimi decenni. Nei primi anni del Novecento, quando sindaco del paese era il nobile veneziano Pompeo Molmenti senatore della Repubblica Italiana, Moniga contava poco più di trecento abitanti, che vivevano di pesca e agricoltura. Dal 1928 al 1947 Moniga del Garda è stata relegata a frazione di Padenghe sul Garda e solo dal 20 febbraio 1948 riacquisì il titolo di Comune, riappropriandosi della sua identità. Dal 1948 al 2000 la popolazione si è quasi duplicata, crescendo dell’ 80,5% (è passata da 949 a 1713 abitanti). Dal 1980 al 2000 l’incremento è stato pari al 40,5%, poi arrivando ai giorni nostri il paese è aumentato di altri 300 abitanti. Cifre significative per capire quanto sia cambiato Moniga del Garda nell’arco di 50 anni e con esso anche l’economia del paese.
Nessun Tag Trovato!
I residenti crescono Abitanti a quota 2000