«Il nostro territorio conta essenzialmente sulla risorsa turismo, rapidamente sviluppatosi in questi ultimi anni, ma bisognoso di intelligente e lungimirante gestione». Sembrano le parole di qualche manager in vena di pianificazione economica. Invece sono le riflessioni di una religiosa, Giannandreina Todesco, madre generale delle Piccole suore della sacra famiglia, la congregazione fondata a Castelletto da monsignor Nascimbeni che ora si è tuffata in pieno nel turismo, dapprima aprendo un istituto superiore specializzato e ora inaugurando un centro ricettivo che cerca di coniugare relax, fede e cultura. Si chiama Garda Family House e, come dice l’intitolazione, si rivolge prima di tutto alle famiglie. La struttura occupa gli spazi che sino a qualche tempo fa ospitavano il collegio-convitto della scuola Nuova Casa Gioiosa. Ora scuola e centro si integrano nel progetto culturale delle suore, ma restano realtà del tutto indipendenti. Nell’edificio fronte lago sono state ricavate 36 stanze spaziose, con aria condizionata e vista mozzafiato verso la costa bresciana del lago. Ci sono una sala congressi da 160 posti, un’aula multiuso, spazi per convegni e tre salette ristorante. La palestra e il parco, vastissimo, consentono di ospitare atleti per la preparazione precampionato delle squadre. Una saletta di informatica offre la possibilità di organizzare corsi specialistici, ma la cappella interna ricorda che siamo nella patria del beato Nascimbeni. «Ci rivolgiamo a famiglie, persone e gruppi impegnati a riscoprire e a coltivare valori umani, culturali e spirituali», dicono le suore all’istituto, che non hanno lasciato niente al caso. Il motto del loro fondatore era «zac-tac», far seguire all’intuizione l’azione immediata, concreta. Con beato pragmatismo, così, a guidare la struttura è stato chiamato un albergatore di collaudata esperienza, Graziano Lorenzini, già gestore dell’hotel Bisesti a Garda. Sarà però affiancato da una suora come «direttrice spirituale». Il centro ricettivo non sarà aperto al turista di passaggio. Si rivolge a gruppi organizzati dalle parrocchie e dalle associazioni cattoliche, ma anche alle famiglie «che vogliano vivere una vacanza giocata sulla ricerca di serenità interiore». Altri clienti potrebbero essere società sportive, associazioni culturali, gruppi di partecipanti a convegni specialistici. Periodicamente ci saranno soggiorni eminentemente spirituali per una vacanza davvero alternativa. Le richieste piovute a Castelletto sono già numerose, nonostante l’impianto si apra solo a fine mese.
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