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Vini rossi con il pesce Impazza la sfida fra tradizione e novità. Intanto sul Baldo si va «a tutto fungo»

Iniziativa di Slow Food

È una vera e propria sfida. Per almeno tre motivi. Il primo è dimostrare che sul lungolago di Garda si può davvero tornare a proporre con pieno orgoglio la cucina tradizionale dei pescatori. Il secondo è unire ai piatti di pesce alcuni importanti vini rossi, sfatando il rigido conformismo del bianco. Il terzo: proporre menù leggeri, al passo con le attuali esigenze di consumo, contenendo i prezzi. Non è dunque un caso che si chiami «Rossi da pesce: la sfida» l’inusuale rassegna gastronomica che Slow Food del Garda Veronese ha messo in cantiere dal 18 settembre al 17 ottobre al ristorante Le Vele, sulla parte settentrionale del lungolago di Garda. Questa settimana, fino a venerdì, il mini menù prevede la bruschetta all’olio extravergine d’oliva del Garda in abbinata con il Prosecco di Valdobbiadene Col dei Salici e poi il lavarello ai ferri servito con un bicchiere di Valpolicella Classico di una delle più prestigiose aziende veronesi: Allegrini. Il tutto a 11 euro. Lo stesso prezzo viene praticato anche nelle tre settimane successive, nelle quali, accanto alla bruschetta col Prosecco, saranno proposti di volta in volta altri piatti tradizionali gardesani con dei vini rossi «da pesce»: dal 25 settembre al primo ottobre il risotto con la tinca (che a Garda si cucina dalla fine del Cinquecento) insieme col Morellino di Scansano Il Grillesino dalla Toscana; dal 2 all’8 ottobre va in tavola l’anguilla ai ferri col Dolcetto d’Alba Mosesco di Prunotto, celebre marchio piemontese, e infine, dal 9 al 17 ottobre, il classicissimo luccio a salsa (altra ricetta lacustre d’origine rinascimentale) proposto in matrimonio col Chianti Classico Pèppoli dei Marchesi Antinori, famosi vignaioli della Toscana. «Si tratta di un test», dice Graziano Tondini, patron delle Vele e presidente dell’associazione ristoratori di Garda, «ma l’esordio è stato incoraggiante: i turisti hanno dimostrato un forte interesse per questa riproposta della nostra tradizione gastronomica». Se in riva al Garda torna a farsi protagonista della tavola il pesce, sul Baldo ecco la cucina di funghi. È sempre Slow Food che alla Taverna Kus di San Zeno di Montagna propone sino al 17 ottobre la terza edizione di «A tutto fungo sul Baldo», con un menù degustazione abbinato al Lagrein Turmhof di Tiefenbrunner, produttore altoatesino. E da metà ottobre, sempre sotto l’egida del sodalizio della chiocciola, a San Zeno di Montagna torneranno anche i menù degustazione a base di castagne, un appuntamento ormai rituale dell’autunno baldense: quella che si va organizzando è l’ottava edizione.

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