A Salò c’è l’intenzione di spostare in collina (in uno degli edifici del nuovo liceo, costruito sopra Campoverde e sotto la strada Tormini-Cunettone) la biblioteca ospitata da anni a Palazzo Fantoni. Anche se in Consiglio comunale non c’è accordo, l’amministrazione che si riconosce nelle posizioni della Casa delle Libertà ha già mosso le pedine, e vorrebbe giungere al trasloco nei primi mesi del 2008. Palazzo Fantoni, situato nel quartiere della Calchera, in centro storico, accoglie l’Ateneo, il Centro studi del periodo storico della Rsi, il museo del Nastro azzurro, l’Associazione storico archeologica della Riviera, gli astrofili, il circolo filatelico e numismatico, oltre alla biblioteca pubblica, aperta tutti i giorni.«CONSIDERATO che, con la realizzazione di molti edifici residenziali, il baricentro del paese si è spostato verso Campoverde e Villa – spiega Bruno Faustini, capogruppo di maggioranza -, l’attuale dislocazione in via Fantoni è decentrata. I bambini delle elementari e delle medie raggiungono la biblioteca accompagnati dai genitori. Per quelli delle superiori la mobilità avviene con i motorini. L’ipotesi di spostarsi nel nuovo liceo è buona. La scuola, con 950 iscritti, ha raggiunto il massimo dell’espansione: un ulteriore aumento di studenti andrebbe a discapito della qualità». «Un’operazione intelligente – aggiunge Gualtiero Comini, assessore alla Pubblica istruzione – appoggiata e condivisa dai responsabili della rete bresciana, che auspicano un’integrazione con gli istituti superiori. Il trasferimento non esclude che nella sede attuale resti uno sportello di riferimento».L’ASSESSORE ai Lavori pubblici, Rodolfo Berardinelli, ha annunciato che il progetto è già pronto. In disaccordo la minoranza, gruppo del Partito democratico. Alberto Comini: «La biblioteca deve essere un luogo di incontro della comunità. Non mi sembra che la soluzione architettata vada incontro a tale criterio». Cinzia Goffi: «Una scelta non ideale. Il luogo deve essere raggiungibile da tutti, anche da chi non ha mezzi propri». Il sì definitivo spetta all’Amministrazione provinciale, proprietaria dell’immobile. Il consiglio di istituto della scuola, diretta da Liliana Aimo Perino, ha già dato l’assenso.
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L’istituto sopra Campoverde piace all’amministrazione comunale