giovedì, Maggio 2, 2024
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La favola di Pinocchio sta riscuotendo un successo maggiore rispetto alle altre fortunate edizioni della manifestazione Lavorano sodo suonano e ballano: senza di loro costi insostenibili

La Notte di Fiaba è una magia dei volontari

Pinocchio meglio di Alice e Peter Pan. Stasera, alle 22, si terrà l’appuntamento clou della “Notte di Fiaba”, ma il primo parziale bilancio è molto positivo, ancor più che nelle passate edizioni. I segreti? Formula azzeccata, fiaba molto nota e un esercito d’instancabili volontari.Una ventina di persone in tutto (e parliamo dei soli “allestitori”) che, da giorni, lavorano dalla mattina alla sera: allestiscono stand, montano e smontano strutture di cartapesta, fissano faretti, spostano panche, attrezzano banchi per la distribuzione di bibite. Grazie a loro – che, vale la pena sottolinearlo, non percepiscono il becco d’un quattrino – il centro storico di Riva è diventato in pochi giorni un favoloso parco divertimenti.«I volontari – spiega Enzo Bassetti, presidente del Comitato Manifestazioni Rivane – si dividono in due categorie: quelli che, muniti di guanti da lavoro e dotati di braccia robuste, offrono ogni momento libero della loro giornata lavorando davvero duro e quelli delle varie associazioni cittadine (ad esempio la banda, i ballerini delle scuole ndr) che, senza alcun compenso, partecipano in modi diversi alla festa. In tutto, l’esercito è formato da oltre un centinaio di persone. È gente che fa tutto questo per amore della propria città – conclude – e grazie alla quale possiamo affrontare i costi di una manifestazione che altrimenti sarebbe impossibile realizzare».E se Bassetti è, diciamo così, il generale di quest’esercito, Laura Civettini e Paola Girardi, segretarie del Comitato, si trasformano in insostituibili “aiutanti di campo”. Anche per loro, in questa settimana, l’orologio è diventato un superfluo strumento di misura del tempo: sveglia di buon’ora e subito al lavoro, a pranzo un panino veloce con una Coca Cola, e poi avanti fino a notte fonda. Le vedi a seguito dei gruppi di bambini che, accompagnati dagli attori in costume, viaggiano nella fiaba. Controllano che tutto fili liscio, che ogni piccolo abbia cappello e casacca, che riceva il bastoncino di zucchero e il piccolo pupazzo in legno, che partecipi alla pesca della fortuna e, alla fine, si sincerano che si sia divertito. Un attimo dopo, le trovi in piazza Catena, a verificare che tutto proceda bene nell’allestimento degli impianti luce e acustici sul palco davanti al comune. Passano solo pochi secondi e le incontri tra gli stand del Brolio o nel Paese dei balocchi, in piazza Garibaldi, tanto che ti viene da chiederti se davvero le ragazze siano solo due o magari Laura e Paola abbiano delle gemelle sparse per il centro.«Quest’anno – conclude soddisfatto Bassetti – la partecipazione è stata maggiore rispetto alle altre edizioni, pur ottime. Credo perché, in Italia, la fiaba di Pinocchio e Geppetto sia molto più nota di quella di “Alice nel Paese delle Meraviglie” e di “Peter Pan”. Grandi e piccini conoscono ognuno dei personaggi di Collodi».

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