È stato finalmente approvato (29 i voti favorevoli su 33 votanti), nel pomeriggio di ieri, dal consiglio provinciale il disegno di legge per la navigazione sul lago di Garda, presentato da Nerio Giovanazzi e da Paola Vicini Conci. Si tratta di un provvedimento che, nel ridisegnare complessivamente la legislazione in materia di navigazione sui laghi si uniforma alla legislazione nazionale e mantiene intatta l’attenzione ai temi ambientali. La legge riguarda tutti i laghi del Trentino, ma in modo particolare va a colmare la legislazione per quanto concerne il Lago di Garda che, coinvolgendo più enti territoriali diversi (Trentino, Lombardia e Veneto), è soggetto ad una disciplina uniforme. La disciplina disposta sino ad ora da Veneto e Lombardia è rimasta inefficace e inapplicabile, in attesa di quella trentina. La «legge Giovanazzi» permette, tra le altre novità, alle barche dei pescatori, residenti nei comuni rivieraschi, e per i natanti da diporto a vela di disporre di un motore ausiliario di non oltre gli 8 cavalli (è 4 hp negli altri laghi trentini estesi oltre 1 kmq.). Una novità che, di fatto, non intacca il divieto ai natanti motore sul Garda Trentino, ma rende più sicura la navigazione di queste barche.