Una sagra, quella “dei osei de Sisàn”, quanto mai viva. Data per spacciata non più di un decennio fa, è invece riuscita non solo a non perdere l’aggancio con le proprie motivazioni storiche ma anche a rinnovarsi con diverse motivazioni e nuovi obiettivi, merito non v’è dubbio alcuno di un gruppo di volenterosi che ha sviluppato e recuperato le tradizionali manifestazioni. La sagra si è data un chiaro obiettivo di notevole valore culturale: realizzare un museo delle tradizioni ornitologiche, ittiche e venatorie per non dimenticare come nel passato le genti del lago e dell’entroterra riuscivano a sopravvivere grazie all’agricoltura, alla caccia e alla pesca. Di qui il mix di iniziative dell’edizione 2004 con il concorso per le migliori primavere, la più tradizionale delle manifestazioni legate alla sagra – più di 500 pennuti in un festival canoro di zirli, trilli e gorgheggi – la gara tra una ventina di chioccolatori con o senza zufolo impegnati a imitare il canto degli uccelli secondo un’antica tradizione. A mettere a fuoco l’importanza di questa sagra, sul palco della premiazione di fronte a un nutrito pubblico, assieme al sindaco Pietro Meschi con giunta quasi al completo, l’assessore regionale Giancarlo Conta e quello provinciale alla caccia Luca Coletto, con il collega bresciano Ezio Bosio e Alessandro Salvelli di Federcaccia. Gli amministratori hanno ringraziato gli organizzatori, mentre Conta ha sottolineato la possibilità da parte della Regione di «dare risorse per la realizzazione del museo di Cisano in sintonia con il comune bardolinese». Parole che hanno messo allegria ad Alberto Salvetti, presidente dell’Associazione sagra dei osei, già tra l’altro molto soddisfatto di come va concludendosi la sagra, risultata in particolare favorita dal tempo e che ha richiamato anche ieri una gran folla di estimatori e curiosi. La festa si concluderà stasera alle 21 con l’orchestra spettacolo di Yanos Treviani, quindi alle 23.45 gran finale pirotecnico, sul lago. Ed ecco i risultati delle gare. La migliore primavera conquistata da un cardellino goriziano. l Questi i premiati per le migliori primavere: Merlo: 1) Renzo Corradini, Bardolino; 2) Rocco Grieco, Bergamo; 3) Antonio Balasso, Vicenza. Tordo bottaccio: 1) Roberto Avogadro, Milano; 2) Carlo Beccali, Milano; 3) Gian Carlo Mucchetti, Brescia. Tordo Sassello: 1) Tiziano Massari, Como; 2) Bruno Iaverardi, Brescia; 3) Mirco Venturini, Verona. Fringuello: 1) Tiziano Allievi, Como; 2) Nicola Benvenuti, Cavaion; 3) Paolo Crotta, Como. Allodola: 1) Claudio Toniatti, Trento; 2) Mario Valloncini, Brescia; 3) Pietro Iselle, Verona. Tordina: 1) Angleo Aliprandi, Milano; 2) Lucio Gaudenzi, Brescia; 3) Roberto Butturini, Pescantina. Cardellino: 1) Stefano Bensa, Gorizia che si è anche aggiudicato la targa Marzan, riconoscimento per la migliore delle primavere premiate; 2) Stefano Beccalli, Lecco; 3) Angelo Aliprandi, Milano. Fanello: 1) Sergio Spillare, Pescantina; 2) Federico Spillare, Pescantina; 3) Roberto Butturini, Verona. Anomali: Giorgio Rizzi, Vicenza. l Gara pratica per cani da ferma: medaglia d’oro: Inglesi: 1) Ladi (Erculiani); 2) Moro (Marchesini); 3) Riki (Ruzzenenti); 4) Sira (Rizzi); 5) Macia (Viola); 6) Golf (Ruzzenenti), 7) Cina (Facchinetti); 8) Salli (Rizzi); 9) Kes (Gianfranceschi); 10) Bionda (Facchinetti). Continentali : Sole, Epagneul Breton, (Trevisani); Dodi, Epagneul Breton (Papetti). Giovani di 30 mesi: 1) Isa, setter inglese (Facchinetti); 2) Kiro, setter inglese (Gianfranceschi). Miglior stile: trofeo messo in palio da Dino Peretti: Joel (Tasson). l Gara di chioccolo senza zufolo: 1) Giovanni Rossi, Vicenza; 2) Camillo Damiano, Bergamo; 3) Pietro Marchesi, Bergamo; 4) Agostino Barbiero, Vicenza; 5) Domenico Martinelli, Verona. l Con zufolo: 1) Giorgio Rizzo, Mestre, che si è anche aggiudicato il trofeo memorial «Aldo Mario Rizzi»; 2) Camillo Prosdocimo, Verona; 3) Camillo Mazzoleni, Bergamo; 4) Ettore Scabini, Mestre; 5) Loris Dal Maistro, Vicenza.
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