Adesso c’è anche il parere definitivo della Regione Veneto. Per la Tav, la linea ferroviaria ad alta velocità nel tratto Peschiera-Verona, è arrivato il sì al tracciato dalla giunta regionale che, di fatto, ha fatto proprio il parere favorevole precedentemente espresso dal presidente della Regione, Giancarlo Galan. E questo vuol dire che tutto il tracciato Brescia – Lonato – Desenzano – Sirmione e il capoluogo scaligero non dovrebbe più incontrare, a meno di clamorosi ribaltoni, ostacoli sul suo cammino. I progettisti sono stati però invitati da Venezia (sede della Regione) a garantire la massima salvaguardia del santuario della Madonna del Frassino, luogo di fede dove più di ogni altro i supertreni potrebbero arrecare danni e disagi. Comunque, se Venezia con i Comuni di Verona e di Sommacampagna hanno detto sì, va ricordato anche che i Comuni di Peschiera, Castelnuovo e Sona (in pratica le tre località che separano il Garda a Verona lungo la statale 11) hanno, invece, espresso parere decisamente negativo all’opera. Queste amministrazioni hanno chiesto, invano, che la linea passasse a sud delle colline moreniche, per evitare ulteriori devastazioni alle colture e ai vigneti. Preoccupato anche il Consorzio di Tutela del Vino Lugana Doc, la cui produzione, sostengono gli esperti, potrebbe subire dei contraccolpi. In territorio bresciano, invece, Lonato, Desenzano e Sirmione non hanno valutazioni particolarmente critiche da fare. Lonato perché avrà la Tav per gran parte in galleria, Desenzano perché la nuova linea correrà parallela all’attuale Milano-Venezia (l’assessore ai Lavori pubblici Bertoni ha, però, dichiarato che «verrà prestata molta attenzione alla tutela delle cascine e dei luoghi risorgimentali come la Torre di S. Martino») e, infine, Sirmione che verrà appena sfiorata. Il tallone d’Achille di questa Tav nel tratto tra il basso lago e Verona resta, comunque, il santuario del Frassino, al confine tra la nostra provincia e quella veronese e luogo di pellegrinaggio per molti bresciani. Tanto da indurre i tecnici regionali a chiedere il rispetto di diverse prescrizioni. Vediamole. Intanto, dovrà essere garantita la continua accessibilità al santuario durante le fasi di esecuzione dei lavori e che i lavori siano eseguiti recintando tutto il cantiere con pannellature «ad alto decoro estetico». Inoltre, l’estradosso della galleria artificiale dovrà essere ricomposto in corrispondenza del santuario con l’esecuzione di «un pregevole recupero ambientale da concordare con il priore del santuario». E ancora, è stato chiesto al ministero delle Infrastrutture e alla società progettista la realizzazione di un parcheggio a sud del santuario più un’altra serie di interventi per limitare, per esempio, la creazione di nuovi elettrodotti, per ridurre l’impatto negativo arrecato dalle strade di accesso e, soprattutto, eventuali rischi sui corsi d’acqua e sul normale deflusso delle acque superficiali. L’opera ferroviaria avvicinerà al resto d’Europa l’Italia del nord. Per il lago di Garda, zona altamente turistica, e per Verona si tratta di un valore aggiunto notevole. Anche per ridurre (questo almeno sperano gli esperti) il traffico automobilistico grazie alla presenza di treni superveloci come già avviene in Francia.
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Treni veloci: definito il tracciato Brescia-Verona. Previsti lavori per limitare i disagi al santuario del Frassino