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Limone, opere idrauliche completate per la sicurezza del torrente Pura

Un territorio di straordinaria bellezza naturale, quello del Parco alto Garda bresciano, ma fatalmente vulnerabile a frane e alluvioni. Agli storici fronti instabili della valle delle Cartiere di Toscolano e della faglia di Tremosine si è aggiunge un po’ in ogni dove l’emergenza delle esondazioni dei torrenti minori che scaricano impetuosi a valle, confermando la continua e per certi versi imprevedibile evoluzione delle criticità censite dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

I LAVORI

Proprio per mitigare i pericoli dei detriti e dei volumi improvvisi di acqua trascinati a valle dai violenti e sempre più frequenti temporali, il Comune di Limone ha da poco ultimato imponenti lavori per il miglioramento della sicurezza al torrente Pura, corso d’acqua che scende a lago alle porte del paese. «Ultimati nei giorni scorsi – sottolinea il vicesindaco Franceschino Risatti in occasione della festa degli alberi ospitata nell’alveo in secca del torrente – i lavori sono stati suddivisi in quattro step e adesso resta da sistemare la parte alta dove è collocato il serbatoio da proteggere».

IL PROGETTO

Il primo lotto è stato finanziato dalla Regione con 421 mila euro più altri 150 mila euro reperiti dal Comune. I lavori hanno migliorato il sistema idraulico del torrente. Il secondo step invece dell’importo di 120 mila euro finanziato per 100 mila da Aipo e 20 mila dal Comune, è servito per la messa in sicurezza del tratto terminale del corso d’acqua. Il terzo pacchetto di opere è stato finanziato dal Governo con 475 mila euro mentre il quarto e ultimo step dei lavori dal costo complessivo di 840 mila euro è stato coperto grazie ad un finanziamento regionale di 640 mila euro e altri 200 mila euro di fondi provenienti dal bilancio comunale.

LA FESTA DEGLI ALBERI

Proprio sulle due sponde del torrente, oltre duecento bambini e ragazzi dell’asilo, scuole medie ed elementari, sono stati protagonisti di un coinvolgente fuori programma: accompagnati dagli amministratori locali e il gruppo locale degli alpini hanno messo a dimora oltre cento piantine di ogni varietà, ripristinando una tradizione ultradecennale, quella della Festa degli alberi interrotta durante la pandemia.

Premiati nell’occasione con una pergamena anche i ventotto bimbi nati negli ultimi cinque anni. Ai loro genitori sono stati intitolati «gli alberi della cicogna», piccole betulle che come per le piante di alloro, rosmarino e altre essenze sempreverdi, sono state piantate su entrambe le sponde dell’alveo del torrente con una targhetta con il nome dei nuovi nati.

Qui potete approfondire la notizia.

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