martedì, Dicembre 5, 2023
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Lonato pianifica lo sviluppo

Dopo il Piano di fab­bri­cazione, risalente al lon­tano 1976, un Piano rego­la­tore approva­to nel 1994 con i dub­bi e le per­p­lessità del­la rego­la del silen­zio-assen­so, e un altro piano elab­o­ra­to nel 2004 dal­la giun­ta di cen­trosin­is­tra, ma pri­vo del­la con­cer­tazione con la Provin­cia, ora final­mente Lona­to ha uno stru­men­to urban­is­ti­co certo.È sta­to approva­to dal­la giun­ta Boc­chio, dopo aver esam­i­na­to oltre 600 osser­vazioni che han­no impeg­na­to il con­siglio comu­nale per tre giorni. Sia il pri­mo cit­tadi­no che l’asses­sore all’Ur­ban­is­ti­ca, , si sono dichiarati sod­dis­fat­ti del dibat­ti­to e del con­fron­to cor­ret­to con le mino­ranze, pre­ce­dute negli scor­si mesi dal­l’e­same all’in­ter­no del­la Com­mis­sione urban­is­ti­ca: «Resp­in­go le accuse di chi ha det­to che abbi­amo stra­volto il Piano. Del resto non pote­va­mo far­lo — spie­ga Boc­chio — aven­do ered­i­ta­to lo stru­men­to da chi ci ha pre­ce­du­to. Voglio dire di più. Non con­di­vi­do fino in fon­do tutte le scelte oper­ate, ma del resto la base è sta­ta costru­i­ta da un’al­tra parte polit­i­ca. Quel­lo che a noi pre­me­va era chi­ud­ere un iter aper­to da trop­po tem­po». La mino­ran­za però con­tes­ta la deci­sione di can­cel­lare il Par­co locale di inter­esse sovrac­co­mu­nale: «È una polem­i­ca ster­ile. La mod­i­fi­ca è frut­to del­l’in­te­sa con la provin­cia. In ogni caso — con­tin­ua Boc­chio — le nor­ma­tive di ined­i­fi­ca­bil­ità, di lim­i­tazione delle cuba­ture, la tutela delle aree, i vin­coli di sal­va­guardia, sono gli stes­si del par­co, sen­za un arti­fi­cioso perimetro. Un esem­pio: vor­rei far ril­e­vare come con i tec­ni­ci del­l’ ci siano sta­ti ripetu­ti incon­tri per­ché anche noi abbi­amo a cuore che non ven­ga stra­volto il ter­ri­to­rio. Ora Lona­to ha final­mente certez­za su cui muoversi».Delle oltre 600 osser­vazioni pre­sen­tate dai cit­ta­di­ni, cir­ca il 70% è sta­to accolto in parte o total­mente. Di scar­so rilie­vo la super­fi­cie com­p­lessi­va che questi han­no mosso; di poco supe­ri­ore ai cen­tomi­la metri qua­drati. «Ci siamo com­por­tati sec­on­do un deter­mi­na­to per­cor­so — pre­cisa l’asses­sore Tar­dani — che è volto ad azzer­are il più pos­si­bile il con­tenzioso in atto, riammet­tere lot­tiz­zazioni escluse sen­za un vero moti­vo, chi­ud­ere vec­chie vicende come quelle del­l’area vio­la o mod­i­fi­care piani come quel­lo del­l’ex pista go-kart: tutte mod­i­fiche, voglio sot­to­lin­eare, con evi­den­ti van­tag­gi per le casse comu­nali che ci per­me­t­ter­an­no di fare opere pub­bliche come la nuo­va scuo­la materna».Il cen­trosin­is­tra con il grup­po «Vivi Lona­to» non risparmia le critiche e rimar­ca con Gian­car­lo Papa dei Demo­c­ra­ti­ci di sin­is­tra come «solo la pre­sen­za respon­s­abile delle mino­ranze abbia potu­to garan­tire sem­pre il numero legale alle votazioni». E anco­ra si evi­den­zia un pre­sun­to cam­bi­a­men­to di rot­ta per il Piano inte­gra­to di inter­ven­to-gokart, che fino a pochi mesi fa si vol­e­va revo­care e oggi «si tro­va con una cospicua vol­ume­tria che davvero rite­ni­amo ecces­si­va e non omo­ge­nea con i com­par­ti circostanti».«Il nuo­vo Prg — dichiara anco­ra la lista del­l’ex sin­da­co — por­ta con sè anche un’im­plici­ta riv­o­luzione delle norme tec­niche a suo tem­po adot­tate due anni fa. Insom­ma, l’as­set­to prin­ci­pale su cui il Prg si fon­da non è più quel­lo del­l’adozione del 2004 e le mod­i­fiche appor­tate sono notevoli, per­fet­ta­mente vis­i­bili e non sem­pre con­di­vis­i­bili».

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