La presentazione in pompa magna della proposta Cecchetto di riconversione della fascia lago, è destinata a movimentare un confronto ed un dibattito sul futuro della porzione più pregiata del territorio comunale. Il privilegio di aprire la serie dei commenti tocca a Pier Giorgio Zambotti, critico nei confronti della Lido di Riva spa, committente del progetto.Affermato che «le soluzioni architettoniche non possono che far rivoltare nella tomba il grande Maroni per quanto si discostano dalla tradizione gardesana, Zambotti afferma che nonostante il cumulo di debiti che si trova addosso, la Lido di Riva «alla prioritaria acquisizione di nuovi soci e quindi di denaro, ha preferito metter mano a progetti faraonici». Si vede che pensa di attingere a denaro pubblico per le opere. Allora però deve essere chiaro che si dovrà trovare «un nuovo equilibrio tra le giuste esigenze turistiche e quelle di tutti i rivani». Anziani, disabili, giovani dovranno avere spazi ludici e culturali: «a tutti dovrà essere permesso di godere di strutture per il trempo libero e lo sport.»
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