lunedì, Aprile 29, 2024
L’iniziativa di realizzare a Desenzano una moschea ed un centro culturale islamico ha compiuto ieri un importante passo avanti.

Moschea nel cinema

L’Islam arriverà sul lago di Garda? L’iniziativa di realizzare a Desenzano una moschea ed un centro culturale islamico ha compiuto ieri un importante passo avanti, anche se non decisivo. Infatti, c’è stato un sopralluogo che è servito a visionare l’immobile al centro dell’iniziativa. Si tratta, come già abbiamo anticipato una decina di giorni fa su queste colonne, del progetto di utilizzare in modo differente l’edificio dell’attuale cinema teatro Alberti, che un tempo ospitava la chiesa dell’antico convento di S. Maria De Senioribus. La chiesa venne chiusa agli inizi dell’Ottocento. Fu trasformata poi in teatro con serie di palchi. L’iniziativa ebbe successo tanto che sul Garda la definirono la piccola Scala. Poi a scalzare i fasti della belle époque arrivò il cinematografo. Così i palchettisti cedettero le quote attorno agli anni Cinquanta alla famiglia Bergamaschi, padre dell’attuale proprietaria. La sala venne trasformata in cinematografo e seguì le sorti dei cinema di provincia, registrando un inevitabile decadimento. Così la proprietaria si sta muovendo per trovare soluzioni alternative, soprattutto economicamente più interessanti. In quest’ottica si è mossa la comunità musulmana di Milano (circa 250.000 persone) informata dell’esistenza della grande struttura e delle intenzioni della proprietaria. Ieri il presidente dell’Istituto culturale islamico di viale Ienner, l’architetto Abdel Hamid Shari, è venuto a Desenzano per vedere le caratteristiche del cinema Alberti. «Il luogo – dice – appare adatto a soddisfare le nostre esigenze. In particolare, le dimensioni del cinema, soprattutto l’altezza del salone, sembrano adeguate a ricavarvi un centro culturale musulmano, ma ci potrebbe stare anche la moschea. La zona turistica è adatta anche a organizzare incontri e convegni. Per di più l’immobile che è antico, tornerebbe all’originaria destinazione, cioè ad essere chiesa. Noi siamo interessati all’acquisto perché l’intendimento è quello di radicarci. La proprietaria ha altre proposte e le sta valutando; sembra orientata a dare in affitto, anche per un periodo lungo, il cinema. Vedremo.» Dunque le trattative sono avviate. Resta da vedere quale interesse potrebbe avere il Comune in questa «partita». Desenzano, infatti, dispone solo dell’auditorium Celesti, ricavato in un’ex chiesa, mentre resta un’idea quella di ristrutturare il castello ricavandovi una sala da 800 posti. L’auditorium è una struttura di piccole dimensioni. L’Amministrazione potrebbe dunque dare alla città un vero teatro, affittando l’Alberti. I contatti con la proprietà non sono mai approdati a nulla. Ci sarà un ripensamento?

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