Il Centro studi per il territorio benacense (Cstb), al ventesimo compleanno, ha presentato il suo ultimo lavoro in sala civica, al centro polifunzionale. Si tratta del numero 20 di una miscellanea di studi, dal titolo Il Garda, L’Ambiente, L’Uomo . A presiedere la presentazione del libro il presidente del Centro studi, Giuliano Sala, che insieme agli altri autori del volume ha illustrato la raccolta. Il libro si suddivide in tre sezioni. La prima affronta l’ambiente sotto il profilo naturalistico, la seconda approfondisce l’aspetto storico dell’uomo e la terza è un resoconto d’attualità con recensioni, notizie e rassegna della biblioteca Gardesana. La sezione naturalistica è stata descritta da Daniele Zanini, collaboratore del museo di scienze naturali di Verona, che ha parlato della “pteris vittata”, una felce tropicale segnalata nel 2001 a Garda. Giuliano Sala ha parlato della scoperta di affreschi della metà del trecento, nell’oratorio di Sant’Antonio, a Biasa di Brenzone. Nella seconda sezione ci sono ricerche su «Un nome nuovo nella storia dell’arte veronese: il maestro di Bardolino, Gian Battista Da Persico, attivo in San Severo intorno alla metà del quattrocento», a cura di Giuliano Sala. Piercarlo Belotti e Gianfranco Ligasacchi raccontano di Girolamo e Marco Barbarigo, provveditori a Salò nel 1565. Fabio Gaggia ha invece illustrato la «Nota del Pesse che si prende con le retti dell’Eremo», descrivendo un pezzo di storia della pesca sul Garda attraverso documenti dell’’archivio dei monaci Camaldolesi dell’Eremo San Giorgio della Rocca. Gianluigi Miele, attraverso un’analisi della cucina dei Raus, una famiglia borghese di Torri d’inizio secolo, ha ripercorso 138 ricette che raccontano le condizioni sociali del tempo. Giorgio Vedovelli, professore da 20 anni alle medie di San Zeno di Montagna, ha descritto: «Uomini e…bestie», il mutamento del dialetto tra i giovani e il significato di molte espressioni antiche. Nella parte riferita all’uomo del volume sono illustrati «Gli Zuliani, tagliapietra di Torri», a cura di Marina Repetto Contaldo; i «Limoni, olio e tordi. Statistiche e curiosità in un registro di fine ottocento della famiglia Gerardi di Limone», a cura di Domenico Fava; infine si legge di blasoni popolari: «Da Desenzano a Peschiera», a cura di Giovanni Solinas, scomparso nel 1975. La terza parte, dedicata all’attualità, contiene un documento sul museo archeologico di Cavaion, presentato dall’archeologa Elena Banterla, che ha descritto le attività didattiche organizzate dall’associazione del museo. Giuliano Sala e Fabio Gaggia completano il libro con recensioni sulla biblioteca Gardesana e sui graffitti sul Garda.
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Nuova pubblicazione del Centro studi per il territorio benacense