venerdì, Maggio 3, 2024
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Faccia a faccia tra sindaco e commercianti. Per ora aderiscono in 20. Cipani: «no» all’esodo autunnale

«Negozi, orario lungo nel fine settimana»

Faccia a faccia l’altra sera tra il Comune di Salò e l’Ascom, ancora in subbuglio dopo le dimissioni di Iris Buffoli. Il sindaco Giampiero Cipani e l’assessore al Commercio Nirvana Grisi hanno convocato i commercianti nella sala dei Provveditori del palazzo comunale. Il dibattito si è concentrato sui temi più caldi della stagione: dagli orari di apertura dei negozi nel periodo estivo alla necessità di predisporre, in futuro, periodi di chiusura a rotazione evitando che tutti gli operatori di un comparto vadano in vacanza contemporaneamente.«L’Amministrazione – ha sostenuto il sindaco – ha liberalizzato al massimo la concessione del plateatico e la realizzazione di strutture esterne: gazebo, tende, e via dicendo Si tratta di una strategia per far diventare Salò sempre più accogliente, e in grado di competere con le altre località turistiche. Senza parlare degli enormi investimenti effettuati negli ultimi anni. Ma voi dovete darci una mano».Cipani si è poi soffermato sul primo nodo, gli orari di apertura dei negozi. «Per offrire un’immagine ancora più gioiosa alle migliaia di visitatori che affollano il lungolago e il centro storico ogni sera, vi invito a chiudere più tardi il venerdì, il sabato e la domenica». Che senso ha, si chiede il sindaco, aprire i battenti alle 14.30 o alle 15? Il sole e il gran caldo spingono la gente a rimanere a casa o ad andare in spiaggia. «Perchè invece – propone Cipani – non iniziare alle 17 o alle 18, e prolungare l’orario fino alle 23, se non dopo? Capisco che esistano problemi di carattere sindacale e organizzativo da risolvere, ma bisogna cambiare mentalità e abitudini, bisogna fare un salto di qualità. Il rischio è che Salò faccia la fine di Gardone Riviera».Seconda questione calda della serata: il fuggi fuggi autunnale e invernale di molti operatori salodiani. «Non è ammissibile – ha proseguito Cipani – che lo scorso Natale non ci fosse una pizzeria aperta. Così, per una margherita con alcuni vecchi amici universitari, son dovuto andare a Toscolano Maderno». Il Comune – ha affermato il sindaco – sta dando una prova di collaborazione, allestendo un ricco cartellone di manifestazioni allargato a 12 mesi (per le festività di fine anno sono stati spesi, ad esempio, 40mila euro, di cui 15mila per la Fossa). «A volte però abbiamo l’impressione di essere una cattedrale nel deserto. Spendiamo cifre esorbitanti, ma senza riscontri. Vorremmo che in ogni periodo dell’anno rimanesse in funzione un certo numero di locali».Il sindaco ha poi aggiunto che l’Amministrazione comunale si sta battendo contro il nuovo grande centro commerciale previsto a Gavardo, «una costruzione da 5mila metri quadrati coperti: l’ennesima dopo Villanuova, Roè Volciano e via dicendo». «Siamo stati a Milano, in Regione, alla conferenza dei servizi, esprimendo timori e preoccupazioni. Il prossimo incontro è fissato per il 13 settembre. Andremo con una relazione redatta da un gruppo di esperti. Non so se otterremo risultati. In ogni caso dobbiamo difendere la nostra realtà economica».Numerosi i commercianti che hanno preso la parola dopo l’intervento del sindaco. Attilio Maroni, tra l’altro presidente della Canottieri, ha definito «encomiabili» le proposte di Cipani. E Sergio Bassetti, albergatore, vicepresidente del consorzio Riviera dei limoni ha aggiunto: «Solo collaborando, riusciremo a trasformare Salò. Per le fasce orarie, i problemi più grossi riguardano i negozi con molti dipendenti, non quelli a gestione familiare. Ma sono problemi risolvibili: del resto, se non riuscissimo ad arrivare a fine anno con le tasche piene di quattrini, terremmo aperto 24 ore su 24». I commercianti hanno voluto poi approfondire altre questioni a loro care: i parcheggi, il piano-soste, l’illuminazione, le farmacie, i lavori pubblici.Al termine dell’assemblea una ventina di operatori (ma se ne dovrebbero aggiungere altri che l’altra sera non hanno partecipato all’assemblea) hanno accettato di tenere aperti i negozi fino alle 23 nei week end.

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