giovedì, Maggio 2, 2024
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Anche il ministro Enrico Letta ribadisce la primogenitura benacense nel settore

Nella guerra delle scarpe, Riva batte Bologna

Dopo averne fatto l’appuntamento più importante d’Europa e forse del mondo per il settore della calzatura «di volume», quella che privilegia la quantità, i responsabili di Riva Expo Schuh hanno cercato, perlomeno nelle tre ultime edizioni, di usare la fiera come vetrina in cui esibire con un pizzico di orgoglio i risultati conseguiti. L’operazione serve in contemporanea a più scopi: sostenere la candidatura dell’Alto Garda a capitale trentina del settore fieristico, convincere la provincia che vale la pena di investire nel settore, compattare nell’appoggio all’iniziativa un’opinione pubblica non sempre entusiasta.Il regista niente affatto occulto della svolta è Mario Malossini, entrato a tirare le fila delle relazioni esterne di Palacongressi srl. Un anno fa è venuto il ministro Fassino, nel giugno 2000 è toccato al sottosegretario Fabris, ieri all’Expo Baltera è sbarcato il ministro in carica per il commercio con l’Estero, Enrico Letta. Sul piano dei contenuti, la presenza degli esponenti del governo serve a combattere la guerra contro Bologna, candidata a strappare la fiera -e tutti gli svariati miliardi che movimenta direttamente e nell’indotto- a Riva. Se il pronunciamento di Fabris contro la assurdità d’una concorrenza suicida fra due imprese italiane era stata più esplicita, anche il titolare del commercio con l’estero ha condannato ieri il municipalismo esaperato, peccato tutto italiano. Ha parlato della necessità di fare sistema, soprattutto in una realtà europea dove i tedeschi ci riescono benissimo ed il francesi li seguono a ruota. Ha concluso sulla disponibilità ad un impegno diretto del governo nel calmare gli eccessi, quando la concorrenza diventi «confliggente». A Gianni Zontini, presidente di Palacongressi srl, questo impegno, su cui Riva gioca una fetta importante delle prospettive di futuro sviluppo, basta. Peraltro con quella di Letta, ha incassato anche la promessa di Dellai: la provincia riconosce il ruolo della fiera rivana e continuerà ad impegnarsi per sostenerla.Per finire un po’ di numeri. Gli espositori sono 820, di 26 paesi. Metà (415) italiani, 99 tedeschi, 74 spagnoli, ma anche 29 da Taiwan, 14 thailandesi: ci sono rappresentanze pure dagli Usa e dal principato di Monaco. I rappresentanti dei produttori portano a Riva i modelli della produzione per l’inverno 2001-2002. I visitatori attesi sono 8000, il 60% dall’estero. Il giro d’affari, difficile da precisare, è quantificabile in 500 miliardi.

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