Cinquanta milioni: è quanto l’amministrazione provinciale di Verona ha deciso di stanziare come contributo alla realizzazione della nuova sede della Cooperativa fra pescatori di Garda. «L’intervento deciso dalla Provincia», spiega Davide Bendinelli, gardesano, assessore provinciale al Turismo, «tiene conto dell’importante ruolo rivestito anche a livello intercomunale della Cooperativa fra pescatori di Garda, non solo come unica cooperativa dotata di effettiva consistenza e rilevanza economica operante sul lago, ma anche come associazione finalizzata alla valorizzazione delle tradizioni gardesane. La Cooperativa svolge infatti un’attività peculiare in una zona ad elevata vocazione turistica com’è quella del Garda. L’amministrazione provinciale ha dunque ritenuto di partecipare all’iniziativa di costruzione della nuova sede della Cooperativa fra pescatori» aggiunge, «erogando un contributo eccezionale, in quanto si ritiene che quest’opera possa avere un’importante ricaduta sulla comunità gardesana, ma anche, più generale, sull’intero bacino benacense». In effetti, attraverso il quotidiano lavoro degli ultimi «lupi di lago» sopravvive sul Garda la tradizione della pesca professionale, che sino all’avvento dell’epoca turistica ha costituito fonte di sostentamento per numerose comunità rivieresche, Garda in primis. Non solo: la Cooperativa si è spesso resa protagonista di vere e proprie operazioni culturali, promuovendo la stampa di studi dedicati alla pesca e all’ittiologia gardesana. Per la nuova sede della Cooperativa, costata 650 milioni, in soccorso dei pescatori sono stati stanziati anche contributi sia nazionali che comunitari, che coprono circa la metà dei costi, la somma rimasta a carico dei 27 soci resta comunque considerevole. Anche perché è vero che dalla pesca oggi si può trarre discreto reddito, ma gli introiti non sembrano comunque tali da consentire di affrontare investimenti tanto significativi. Oggi dunque una nuova boccata d’ossigeno perviene alla Cooperativa gardesana della Provincia di Verona. «Le finalità del progetto presentato dalla Cooperativa», conclude l’assessore Bendinelli, «sono senza dubbio quelle di valorizzare il pesce di lago, anche attraverso una sua lavorazione e un possibile marchio di tutela, cercando in tal modo i presupposti per offrire un prodotto garantito con specificità percepibile e riconoscibile dal consumatore. E non dobbiamo dimenticare che per raggiungere questi obiettivi, grazie al nuovo investimento effettuato dalla Cooperativa, saranno resi disponibili alcuni posti di lavoro».
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I «lupi» di lago hanno promosso studi sull’ittiologia gardesana