Oggi la festa del pane

La scuole elementari e medie di Bardolino e Calmasino celebrano questa mattina, a partire dalle 9,30 in Borgo Garibaldi, la festa del pane di San Colombano. Un modo per ricordare una vecchia tradizione dei frati Camaldolesi che nei secoli scorsi soggiornavano sul Garda. Dopo un breve momento religioso nell’antica chiesa di San Severo gli alunni delle scuole d’obbligo si cimenteranno nel preparare e impastare il pane (non sarà possibile la cottura) e prendere così contatto diretto con un alimento spesso bistrattato. L’iniziativa si collega alla Giornata Mondiale dell’alimentazione organizzata dalla Fao che aveva per tema «L’alleanza internazionale contro la fame». «In quest’ottica, cioè in attività che valorizzano l’azione svolta dalla Fao nella ricerca di soluzioni per combattere la fame nel mondo, va inquadrata la nostra iniziativa», spiega il professore Fabio Gaggia promotore per il secondo anno della manifestazione. E continua: «La festa del pane di San Colombano (in origine il pane dei poveri) può essere uno strumento sicuramente valido ed efficace per la sensibilizzazione delle giovani generazioni verso tali problemi». Gli studenti hanno preparato in classe una ricerca sulle «Merendine degli antenati» relative al secolo scorso. Lo studio verrà presentato oggi nel corso della festa al Borgo Garibaldi. «In principio», scrivono i ragazzi, «si faceva merenda con polenta e latte, per poi passare negli anni ’20 alla “fogasa”, la focaccia sulla graticola. Dieci anni dopo si arriva al pane e salame mentre durante la seconda guerra mondiale la pausa pomeridiana era a base di pane, olio e zucchero. Negli anni Cinquanta è in voga il pane, burro e marmellata per poi passare al pane e nutella degli anni ’70. Oggi», concludono gli studenti, «il pane è stato soppiantato dalle merendine: gustose, fragranti ma non sempre genuine».