Non solo palazzetto ma parco urbano; non solo basket e concerti ogni tanto ma fitness sette giorni alla settimana. Cosi l’ingegner Antonio Planchenstainer, rivano di sant’Alessandro prestato a Bologna, al suo ventottesimo impianto suggerisce di muoversi sull’area ex Rigotti.Il bacino d’utenza credibile per il palazzetto della Busa suggerisce una capienza fra i 2000 ed i 3200 posti: l’elastico è facilmente ottenibile con tribune mobili tutt’intorno al terreno di gioco, a sua volta variabile: dai 9 metri per 18 del campo da volley ai 45 per 25 richiesti dalla pallamano. Sopra una cupola, preferibile alla copertura piana per tre ragioni: acustica, estetica e statica. Fuori due parcheggi per circa 7000 metri quadri, che dovranno essere integrati nel caso di pienoni eccezionali (come un concerto di grande richiamo) con il ricorso alle aree di sosta alla Baltera da collegare con un servizio di bus navetta. Affidandosi al giro d’affari movimentato dalle partite e dai concerti, non s’arriverà mai a far quadrare entrate e spese. Per evitare di costruire una cattedrale nel deserto costrosissima e sottoutilizzata (una trentina di volte all’anno?) l’asso nella manica è rappresentato dall’attività di fitness. Il settore è in crescita costante e sicura, perchè il benessere nelle società evolute come l’intero Nord d’Italia è inseguito da frotte sempre più convinte di popolazione, giovani, anziani, uomini e donne. Planchenstainer cita pacchi di studi, italiani e non, che stanno a confermare l’assoluta garanzia dell’investimento in quel settore. E così tutt’intorno al terreno di gioco, in una porzione adiacente ma isolata (il campo principale resta riservato alle sue finalità istituzionali) una palestrina ed una serie di locali da destinare al fitness. L’ideale, aggiunge il progettista, sarebbe arrivare a costruire anche una piscina per completare l’offerta con la serie di attività ginnico-sportive che si fanno in acqua. A buon conto dietro il palazzetto c’è una zona riservata all’espansione. Il progetto di parco urbano già in partenza prevede, accanto alla struttura base del palazzetto fornito dei servizi, un’area per le giostre ed una per il tennis: si tratta, ha spiegato il sindaco Malossini, di infrastrutture che interessano soprattutto il comune di Riva. Nella diverse configurazioni, varia il totale dell’area da occupare, fra i 4 ettari scarsi necessari per l’impianto base ed i quasi 7 ettari della soluzione completa. In tutti i casi è prevista l’occupazione del sedime dell’attuale Penny Market, per il quale sono in corso trattative con la proprietà per verificare l’eventuale disponibilità a chiudere o, in alternativa, l’accordo per una permuta con un sedime contiguo. Una stima dei costi indica il 13,4 milioni il totale, di cui 4 e mezzo per gli espropri delle aree. Il parquet costerà 182 mila euro, le tribune telescopiche 252 mila, la cupola 920 mila.
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Il progettista ingegner Antonio Planchenstainer ha illustrato le caratteristiche dell'impianto ai dodici sindaci del C9. Costo previsto 13,4 milioni. Verso un parco urbano di sette ettari