mercoledì, Dicembre 4, 2024
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Il bel tempo dello scorso week-end ha richiamato migliaia di visitatori sul Mincio e al giardino Sigurtà. Brentegani, presidente Pro loco: «Qui c’è posto per tutti coloro che cercano serenità»

Parco e fiume, il fine settimana è verdazzurro

A Valeggio è esplosa la primavera con tutti i suoi colori e le sue affascinanti atmosfere. Parco Sigurtà, Borghetto, monte Ogheri sono le mete più gettonate per chi vuol godere una domenica in mezzo alla natura: fiori, erba verdissima e lucente, il Mincio e il castello che la Pro loco ha aperto ai visitatori. «Domenica abbiamo fatto le prove per la stagione che ci aspetta», dice soddisfatto Marileno Brentegani, presidente della Pro loco. «Abbiamo avuto a Valeggio, grazie alla bella giornata, al Parco Sigurtà e al mercatino dell’antiquariato, migliaia di persone. Certo, è importante trovare al più presto soluzioni viabilistiche e risolvere il problema dei parcheggi. Abbiamo dei posti stupendi che dobbiamo valorizzare e propagandare sempre di più e sempre meglio: il Parco Sigurtà è unico al mondo e così Borghetto. Aggiungiamo il castello aperto tutti i fine settimana per le visite e facciamo un tris d’assi che pochi paesi vantano». Il Parco Sigurtà (è aperto fino a novembre) domenica è stato letteralmente preso d’assalto, eppure grazie ai vasti prati, ai sentieri fioriti, alle zone alberate ed ombrose è riuscito a dare a tutti i visitatori quello che cercavano: serenità. Grazie anche alla scelta di far lasciare le automobili fuori dal parco, in un ampio parcheggio servito da un bus-navetta gratuito fino all’ingresso. Gli unici mezzi di locomozione ammessi sono i trenini elettrici che percorrono i sette chilometri del panoramico Itinerario degli Incanti in mezz’ora (gratis per i bambini, costa 3.000 lire agli adulti), le biciclette, le «bighe» e i golf-cart elettrici che si possono noleggiare all’ingresso. Il Parco-Giardino Sigurtà, che ha una superficie di cinquanta ettari e si trova sulle ultime propaggini delle colline moreniche, trae origine dal brolo di Villa Maffei che nel 1859 fu il quartier generale di Napoleone III. Fu Carlo Sigurtà, a trasformare il brolo in un parco unico al mondo in 40 anni di cure. La sua opera è portata avanti adesso dal nipote Enzo Inga Sigurtà e dai figli di questo Magda e Giuseppe.

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