venerdì, Ottobre 11, 2024
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Un incontro fra studenti e scrittori

Per capire la vita occorrono i libri

La lettura come strumento «tecnico» per la scrittura. L’argomento è risultato al centro di un interessante dialogo tra gli studenti delle classi quarte e quinte del liceo scentifico, dell’istituto di Bardolino e gli scrittori Giorgio De Rienzo e Vittoria Haziel. «Non c’è capacità di scrittura», ha esordito De Rienzo, che lavora anche per il Corriere della sera , «se non c’è lettura». Talvolta il libro può risultare anche sgradevole al lettore – ha detto l’autore dei due saggi “Guida alla scrittura” e “Guida alla lettura” – ma resta importante comprenderne il perché. Ogni libro ha le sue regole, e «capirle e seguirle è un’azione di conoscenza», in quanto leggere «è soprattutto un atto di amore». Richiamandosi al momento difficile che stiamo attraversando e ai tentativi di mostrare una realtà che non esiste «ma è fonte di scontro e di odio non solo di ideologie e di religioni ma anche di interessi», il relatore ha messo a fuoco l’importanza «della tolleranza del pensiero altrui», di capirlo totalmente annullando così il bisogno di una guerra. È importante, dunque, «ascoltare, capire e riflettere», nella consapevolezza che la vera comunicazione «è la parola scritta», la quale obbliga – al contrario della televisione – «al silenzio e alla riflessione». Così, è per De Rienzo centrale il recupero del «silenzio, come l’unica possibilità di vivere una vita più “giusta”». A fare da spalla all’autore del libro “Il dolore di amare” – un’esperienza autobriografica di vita coniugale «tanto tragica e dolente quanto ricca e luminosa» – la moglie Vittoria Haziel. Autrice di “Ritorna alla luce” e “Il paradiso nelle nostre mani”, la Haziel ha dialogato a lungo con gli studenti raccolti nell’aula magna dell’istituto di Garda, stimolandoli con domande provocatorie e immagini-quiz, suscitando l’interesse degli stessi insegnanti e del preside Armando Gallina. Per Vittoria Haziel, bisogna darsi da fare per conoscere « i complessi meccanismi dell’esistenza e praticare la via dell’equilibrio». Una strada che si può percorrere con l’aiuto di «una concezione solare della vita, che si rivela sempre fortemente contagiosa, come un virus che fa ammalare di felicità».

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