venerdì, Maggio 3, 2024
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Il comitato antivolo torna all’attacco e si rivolge agli amministratori locali, alla procura e alla prefettura: «Irregolarità e pericolo»

Pesina contro l’aviosuperficie

«Aviosuperficie, spina nel fianco della popolazione di Pesina». Questo è l’oggetto della lettera che Mario Castellani, rappresentante del comitato locale contrario all’aviosuperficie, ha spedito in questi giorni alle amministrazioni comunali di Caprino e Costermano oltre che in Procura e in Prefettura. Castellani torna all’attacco denunciando opere che sarebbero irregolari e paventando mancanza di sicurezza dopo aver notato che il gruppo aviosuperficie Monte Baldo ha ripreso l’attività di volo in località Coraine. «La pista è adiacente alla strada che collega Costermano a Caprino», dice Castellani «ed è confinante con l’insediamento industriale di Costermano, una situazione urbanistica e viaria di cui l’associazione aviosuperficie deve tenere conto», ricorda. Poi incalza: «Il territorio e la salvaguardia dell’ambiente sono un patrimonio di tutta la comunità, che non dovrebbe essere utilizzato in modo irrazionale. E si badi bene che, anche senza voler dubitare dell’effettiva fondatezza dell’idea di utilizzare il volo amatoriale come approccio alla portata di tutti, tesi su cui mi sento di nutrire profonde riserve specialmente vedendo queste aperture smisurate nei confronti dei disabili, faccio notare che cercare di introdurre un elemento di pesante modificazione del quadro urbanistico può far scaturire condizionamenti fortemente negativi per la vivibilità di quel territorio e per la sua valorizzazione turistica». «Ribadendo», aggiunge Castellani, che non è possibile pensare che l’hobby di un gruppo di persone non residenti possa prevalere sulle legittime aspettative di tanti residenti, che vogliono preservare il pregio ambientale e la vivibilità della zona, credo che questa associazione agisca con il sistema di raggiungere il suo obiettivo ad ogni costo, forzando la mano un pezzo per volta». E indica: «Vedi la chiusura di un fossato di scolo delle acque (segnato sulle mappe comunali per un tratto di 50 metri ) fatto all’inizio dell’attività senza autorizzazione e la ristrutturazione di un rudere di campagna senza autorizzazione fatta durante la precedente amministrazione; vedi la più recente chiusura di un altro tratto di fossato adiacente alla costruzione, pure senza autorizzazione; vedi lo scavo e il posizionamento di nove plinti in cemento su un’area di 11 metri per 8 a file di tre, fatto a febbraio di quest’anno senza autorizzazione giustificando i lavori come necessari per l’ancoraggio degli aerei». Castellani fa sapere di aver segnalato e in parte documentato tutto, anche con foto, al Comune di Caprino, a nome del comitato contrario all’aviosuperficie. E passa a una altro punto: «Vorrei sensibilizzare su una questione riguardante la sicurezza. Questi aerei possono decollare e atterrare da aviosuperfici prive di qualsiasi controllo sul posto, mentre per farlo devono chiedere il permesso al gestore dell’aviosuperficie, che non è in zona. La parte relativa al controllo sul materiale e il personale trasportato mi sembra dunque presentare qualche lacuna. . Quanto sopra per puntualizzare che l’azione del comitato spontaneo è sensibile anche a problemi di sicurezza indiretta che potrebbero sorgere in futuro».

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