lunedì, Dicembre 11, 2023
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Porto Vecchio si rifà il look. C’è il porfido, via gli oleandri

Via lib­era al restyling del por­to Vec­chio di Desen­zano, uno degli scor­ci più sug­ges­tivi e stori­ca­mente sig­ni­fica­tivi del­la cit­tà gardesana.Con oltre novan­ta mila euro di inves­ti­men­to, l’assessore ai Lavori pub­bli­ci, Pao­lo Abate, ha infat­ti fat­to approvare, l’altra sera in Giun­ta, il prog­et­to defin­i­ti­vo, per cui tra breve potrà essere indet­ta la gara d’appalto e, subito dopo, si potran­no com­in­cia­re i lavori di riqual­i­fi­cazione dell’area.L’intervento, prog­et­ta­to dall’ufficio lavori pub­bli­ci del Comune, riguarderà la sis­temazione del­la pavi­men­tazione, in alcune zone scon­nes­sa e usura­ta, del trat­to com­pre­so tra il ponte alla veneziana e palaz­zo Tode­s­chi­ni. Inoltre, ver­ran­no sos­ti­tu­iti gli esisten­ti ole­an­dri, purtrop­po malati da tem­po, con una nuo­va specie arborea: il Cit­rus auran­tium. Il cit­rus, o più sem­plice­mente aran­cio amaro, è una pianta leg­nosa sem­pre­verde, orig­i­nar­ia dell’India dove veni­va colti­va­ta in tem­pi remoti, e più recen­te­mente introdot­ta anche in Europa. Ora gli ole­an­dri fan­no così «la fine» dei sali­ci che c’erano davan­ti all’albergo «Piroscafo», e che era­no sta­ti tagliati per­chè col­pi­ti da un parassita.LA PAVIMENTAZIONE attuale sarà rimossa e sos­ti­tui­ta con las­tre di por­fi­do. In occa­sione dei lavori, ver­rà col­lo­ca­to un cor­do­lo in gran­i­to a fian­co del ponte alla veneziana per impedire l’espansione delle radi­ci dei pini mediter­ranei esisten­ti, che tan­ti dis­a­gi cau­sano alla sta­bil­ità dell’asfalto ed al tran­si­to dei pedoni.Un’altra novità pre­vista dai lavori al vec­chio por­to riguar­da la sos­ti­tuzione dei nuovi pali di illu­mi­nazione. Ne saran­no instal­lati di del tut­to iden­ti­ci a quel­li dis­sem­i­nati nel resto del cen­tro stori­co di Desen­zano, pali che, pure, ave­vano sus­ci­ta­to non poche polemiche da parte di qualche architet­to e per­p­lessità anche nelle file del­la stes­sa oppo­sizione in comune.Che il por­to Vec­chio, inte­so come spazio a ter­ra, avesse bisog­no di un’operazione di maquil­lage era argo­men­to di cui si parla­va da tem­po. Negli ulti­mi tem­pi poi era­no giunte parec­chie lamentele agli uffi­ci munic­i­pali per via del­la pavi­men­tazione scon­nes­sa e delle malat­tie che ave­vano col­pi­to gli alberi che fan­no da coro­na al por­tic­ci­o­lo. Tra l’altro l’area del por­to Vec­chio, real­iz­za­ta alla fine del 1400, è sta­ta, e con­tin­ua ad essere, per Desen­zano, la sua «car­toli­na» più nota e dif­fusa o, se volete, il suo bigli­et­to da visi­ta stori­co e par­ti­co­lare per la sua bellezza.I PALAZZI, a par­tire da quel­lo inti­to­la­to all’architetto Tode­s­chi­ni pri­ma sede del Comune, costru­iti suc­ces­si­va­mente nel 1600, rap­p­re­sen­tano tut­to­ra la scenografia ambi­en­tale ed architet­ton­i­ca per eccel­len­za dell’intera città.Qui una vol­ta c’era la sede del por­to com­mer­ciale ed il cen­tro pul­sante di una Desen­zano che solo in segui­to, soprat­tuto dopo il peri­o­do del boom eco­nom­i­co, sarebbe divenu­ta la grande local­ità di tur­is­mo che conos­ci­amo ora.

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