Nella partita che si protrae da mesi tra il Comune di Gargnano ed i proprietari di imbarcazioni alla ricerca di posti barca nei porti, il risultato è cambiato. Se, a metà giugno, il Tar di Brescia aveva accolto il ricorso di quattro gargnanesi contro l’avvenuta assegnazione dei posti nel porto di Gargnano, ora il Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto dando ragione all’Amministrazione comunale. Un risultato forse definitivo. La notizia viene confermata dal sindaco, Marcello Festa: «Il Consiglio di Stato – spiega ha sostanzialmente confermato la correttezza del nostro modo di operare. Quando abbiamo assegnato i posti lo abbiamo fatto con procedura pubblica e correttamente, rispettando la legge regionale: un provvedimento che non condividiamo totalmente, ma che abbiamo comunque rispettato. Nell’assegnazione – aggiunge – abbiamo tenuto conto sia delle riserve che delle precedenze: pescatori, operatori professionisti, noleggiatori, invalidi, mezzi di soccorso e così via. Il sorteggio, poi, ha assegnato i posti barca». I porti pubblici del centro gardesano sono tre. Per quello di Gargnano (28 posti) erano state presentate 57 richieste; per quello di Villa (29 posti) 43 richieste, mentre per il porto di Bogliaco (58 posti) le richieste erano state 88. In totale quindi 190 domande, delle quali solo 120 potevano essere accolte. Ovvia l’esclusione di alcuni pretendenti. «Con la sentenza del Consiglio di Stato – continua il sindaco – tutto riparte dall’inizio, cioè dall’estrazione iniziale, sospesa dalla sentenza del Tar di Brescia. Va precisato che il provvedimento si riferiva, comunque, soltanto ai risultati per il porto di Gargnano, in quanto quelli di Villa e Bogliaco non erano stati toccati dalla sospensiva, come sostenuto erroneamente da qualcuno». Ora, a Gargnano, è stato esposto un avviso, che invita i proprietari delle imbarcazioni a liberare il porto entro il prossimo 6 agosto: in questo modo potranno prendere possesso del posto barca coloro al quale è stato assegnato col sorteggio. Ma la disputa potrebbe essere solo all’inizio. Non solo: tra gli assegnatari, poi privati del posto barca, alcuni potrebbero ricorrere alla magistratura per chiedere il risarcimento di eventuali danni. Lo stesso Comune – come informa il sindaco – nel corso della vicenda ha dovuto sostenere spese legali per oltre 10 milioni. Dall’assegnazione dei posti barca l’introito netto è piuttosto misero per il Comune di Gargnano: complessivamente meno di 20 milioni all’anno, da reinvestire nel miglioramento della funzionalità dei tre porti pubblici.
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Il 6 agosto il porto centrale sarà a disposizione degli assegnatari
Posti barca: Consiglio di Stato dà ragione agli amministratori
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