Un gruppo di sindaci dei comuni rivieraschi del lago di garda si è incontrato lo scorso venerdì 9 ottobre, presso la Cascina Capuzza di Desenzano — e Gardanotizie ne aveva dato in anteprima notizia — per valutare la proposta di candidatura del più grande lago italiano tra i siti del patrimonio naturale e culturale Unesco. Tale proposta sâinserirebbe nella categoria Unesco dei paesaggi culturali, sezione introdotta nel 1992 e che riunisce quei luoghi per i quali si riconoscono opere di pregio sia dellâuomo che della natura.
Allâinvito, partito dal Comune di Desenzano del Garda e rivolto a tutti i comuni direttamente affacciati sul lago, hanno risposto attraverso i loro rappresentanti: Sirmione, Lonato d/G, Padenghe s/G, Manerba, toscolano maderno, Lazise, Castelnuovo d/G, Gargnano e Riva.
Perché ambire alla tutela Unesco? «Il riconoscimento â ha detto il sindaco di Desenzano, rosa leso â potrebbe favorire una gestione comune del territorio gardesano, incentivando una governance attenta allo sviluppo e alla tutela del paesaggio in modo unitario e uno sviluppo urbanistico âintelligenteâ. Inoltre, la promozione turistica di un territorio con marchio Unesco consentirebbe un miglioramento del paesaggio dal punto di vista sociale, in termini di vivibilità , sostenibilità e crescita economica».
Il riconoscimento di un sito Unesco presuppone âun valore universale ed eccezionaleâ del bene/luogo e la soddisfazione di almeno uno dei dieci criteri individuati nella Convenzione del 1972. E proprio dallâanalisi di questi criteri, ha sottolineato lâassessore allâUrbanistica di Desenzano Maurizio Tira, emergono i molteplici elemento a sostegno della candidatura del lago di Garda. In particolare, la peculiarità dellâinsediamento umano sulle sponde lacustri, rappresentativo di una cultura che interagisce con lâambiente; la presenza di paesaggi di singolare bellezza e di importanza estetica naturale e la particolare formazione geologica e del sistema morenico». Da tali considerazioni, ha continuato lâassessore Tira, «nasce la proposta di un sito seriale, già visto in altri recenti riconoscimenti, del paesaggio gardesano. E la tutela Unesco diventerebbe unâopportunità di valorizzazione e un marchio di unicità , a favore dellâeconomia di tutta la âregione Gardaâ».
Lâobiettivo del primo incontro tra i sindaci rivieraschi era di valutare lâinteresse degli enti direttamente coinvolti, e identificati come parte della core zone (il cuore del sito), per poi estendere la proposta ad altri comuni dellâarea gardesana al fine di identificare lâidentità e i confini dellâeventuale sito Unesco. Il passo successivo sarà quello di creare un tavolo di lavoro tecnico per il dialogo con i Ministeri italiani e lâUnesco.
La candidatura prevede un iter complessivo di tre anni; la prima fase consiste nellâinserimento del sito nella cosiddetta Tentative list, un elenco di candidature da proporre al Comitato Unesco. Per la proposta è inoltre necessario preparare un dossier, secondo le linee guida dellâUnesco, da trasmettere al Patrimonio Mondiale tramite il nostro Ministero Affari Esteri. «Lâimportante â ha rimarcato lâassessore Tira â è provare a partire e condividere un obiettivo comune».
Al termine del primo incontro i rappresentanti amministrativi dei Comuni intervenuti, per la maggior parte favorevoli alla proposta, si sono lasciati con lâimpegno di coinvolgere anche la Comunità del Garda quale ente rappresentativo della regione benacense.
E il Comune di Peschiera del Garda, no?