Gli studenti del Liceo «Fermi» di Salò hanno ospitato per una settimana le delegazioni giunte da tre scuole straniere, composte da professori e studenti: i Licei di Ilmenau (Germania), Tarnow (Polonia) e Sveio (Finlandia), con cui hanno stabilito una sorta di gemellaggio, nell’ambito del Progetto Comenius. Grazie anche al contributo finanziario della Comunità Europea, i quattro istituti sono impegnati in una serie di attività di carattere triennale. L’obiettivo: scambiarsi informazioni e materiali, organizzare piccole mostre, trasferire i risultati in rete o realizzare una pubblicazione, usando (in particolare) la lingua inglese. Un’occasione per scoprire affinità, e percepire il senso di appartenenza a una grande comunità. Nel 2001-02 le classi coinvolte hanno lavorato su un tema di particolare interesse: le personalità europee che hanno caratterizzato il XX secolo, in ambito culturale, storico o civile. La ricerca di quest’anno («We are part of it», dove «we» sta per «noi, giovani» e «it» per Europa) era invece incentrata su: amicizia e amore, scuola, famiglia, moda, hobby, idoli, musica, alimentazione, sogni. Ogni istituto doveva scrivere tre pagine su ciascuno dei nove argomenti, e raccoglierle in un libro. In settembre si è svolto un incontro a Tarnow, per gettare le basi. Tra i presenti, gli amministratori comunali. I mass media hanno dato ampio risalto all’iniziativa, con interventi diretti sulle reti nazionali radiofoniche e televisive, e articoli sui più importanti quotidiani. Utile e istruttiva anche la verifica dei diversi modelli di impostazione dei curricoli scolastici, la diversa scansione oraria (in Polonia le lezioni iniziano alle sette del mattino), le aule collegate alle discipline e non ai gruppi classe, ecc. Adesso si è svolto l’incontro di… ritorno, sul lago di Garda. Le famiglie hanno ospitato ragazzi e professori giunti da Polonia, Germania e Finlandia (una trentina in tutto). Gli studenti hanno lavorato assieme ai liceali di Salò, completando la loro pubblicazione. Il tutto coordinato dalle insegnanti Elisabetta Trivini, Maria Tabaglio, Cristina Ganz, Prasede Gnecchi e Aurelia Cassetti. Non è mancata una giornata di svago, con gita a Venezia. Al termine si è tenuta un’assemblea aperta. I ragazzi hanno cantato, suonato e letto brani. Gavrila Sorin, un romeno di Timisoara che studia al «Fermi», ha conquistato l’auditorio con «I have a dream» di Martin Luther King, strappando calorosi applausi. «Forse perchè sono un extracomunitario», ha commentato lui, scherzosamente. Alle pareti, disegni, collage e bandiere della pace. All’ingresso dell’istituto, sotto il porticato, è stato costruito «il muro», con forati, calce e mattoni: da una parte i fiori e i colori della primavera, dall’altra un bambolotto e i segni della distruzione. Su un lato i giorni della guerra e del dolore, sul retro il sogno dell’arcobaleno. Prossimo appuntamento: a settembre, in Germania. Il tema per il terzo anno del Progetto Comenius dovrebbe riguardare i giochi.
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Un gemellaggio in chiave europea per gli studenti del Liceo «Fermi»