domenica, Maggio 5, 2024
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Questa sera a Sirmione la fase costituente dell’area protetta da Salò fino alle colline dell’alto Mantovano. Il Comitato ha pronto un manifesto. Obbiettivo coinvolgere i Comuni

Prove per un parco del Basso Garda

Già esiste un parco dell’Alto Garda. Ma perchè non creare anche un parco del Basso Garda? Più che una domanda è un proposito che ha messo d’accordo le principali associazioni ambientaliste della vasta zona che va da Salò ad Affi, già in provincia di Verona, gruppi pronti a riunirsi stasera a Sirmione per dar vita ad un comitato e per presentare un manifesto di intenti. La posta in gioco è alta: mettere sotto tutela tutto il Garda bresciano, compresa la parte che scende da Salò attraverso la Valtenesi fino ai Colli Morenici dell’Alto Mantovano. «Molta gente – spiega Paolo Bonsignori, storico esponente di Legambiente del Basso Garda – si spaventa sentendo la parola parco, ed è per questo che l’impresa non è semplice: tanti pensano che parco significhi blindare il territorio, non costruire più, perdere possibilità di guadagnare. Per questo il nostro primo obbiettivo è trovare un linguaggio che crei consenso tra la gente sulla nostra proposta, e individuare una formula che sia sostenibile e condivisa». È questa la prima ardua sfida che attende il nascente comitato. L’appuntamento è alle 20.45 al municipio di Sirmione nella sala consigliare. A convocare questa riunione è un gruppo promotore provvisorio di cui fanno parte esponenti ambientalisti di tutto il lago: Sergio Boem del centro naturalistico Rocca di Manerba; Emilio Crosato dell’associazione culturale amici di Castellaro; Costanza Lunardi dell’associazione Maguzzano e Barcuzzi; Renato Laffranchini della federazione delle associazioni gardesane; Sergio Maggi del gruppo ecologico di Peschiera; Mario Pavesi del comitato anti-Tibre; Marco Santini della Pro loco di Pozzolengo; Gianfranco Scatamacchia dell’associazione la Roverella di Padenghe. Ospite della serata Eugenio Turri, docente di storia del paesaggio al politecnico di Milano. Chi seguirà il gruppo promotore? Inanzitutto, si spera, la gente che parteciperà alla riunione di stasera, dove sarà presentato il manifesto del comitato in tre punti: promuovere l’iniziativa per il parco, fare da sentinella permanente sull’ambiente e sulla qualità della vita, creare un nucleo di pronto intervento a sostegno delle azioni a tutela intrappresi dalle singole associazioni localmente. Implicito il quarto punto: coinvolgere anche le istituzioni locali. Comuni come Lonato, Sirmione e Desenzano, proprio in queste settimane, stanno prendendo iniziative per tutelare le aree di pregio naturalistico sotto la formula, a vario titolo ipotizzata, di parco.

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