sabato, Aprile 27, 2024
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Psicologia e gambling, cosa succede nella mente del giocatore?

Salerno. Tra le pieghe del cervello e i labirinti dell’inconscio: un viaggio nell’affascinante mondo della psicologia del gioco d’azzardo.

Un modo di passare il tempo, un intrattenimento, una passione, per alcuni un lavoro. Il gioco d’azzardo può essere tante cose diverse, a seconda della prospettiva da cui si guarda. Se si utilizza, infatti, una visione di settore, come ad esempio quella della psicologia, il gambling potrebbe essere descritto semplicemente come un processo decisionale.

Alla base della sua essenza, infatti, c’è una decisione. Quella di partecipare, di scegliere un gioco, di investire una somma di denaro. Momenti diversi; eppure, in relazione tra loro, velocissimi eppure complicati dal punto di vista cerebrale. Perché in pochi secondi il cervello deve valutare, deve precedere, deve reagire. A mettere in risalto tutto questo è il nuovo ebook “La psicologia del giocatore”, a cura di Giochi di Slots, che ha il merito di esplorare una relazione poco approfondita: quella appunto tra inconscio e gioco.

Sono diversi, infatti, i percorsi neurologici e chimici che si verificano quando un utente si avvicina al gambling. Percorsi che passano per la corteccia prefrontale e passano per l’amigdala e l’ippocampo. Percorsi che stimolano la dopamina, la serotonina e le endorfine. Percorsi che toccano pieghe nascoste del nostro inconscio. Il gioco d’azzardo può essere studiato attraverso la teoria di Freud, attraverso i bias cognitivi oppure può essere visto alla luce della psicologia positiva.

Una prospettiva, questa, che non guarda agli aspetti negativi connessi al gambling (la dipendenza, il comportamento impulsivo e così via) ma quelli potenzialmente positivi. Un esempio è la Teoria del Flusso, sviluppata da Mihaly Csikszentmihalyi. Secondo lo studioso, infatti, lo stato di felicità delle persone è legato al loro “flusso” ovvero allo stato di intensa concentrazione e di assorbimento nel momento presente. Una sensazione che può essere raggiunta anche durante il gioco, che stimola sentimenti di piacere e di appagamento. In questa particolare situazione i giocatori riferiscono di aver provato sensazioni come la concentrazione totale, il controllo totale sulle proprie azioni, la perdita di autocoscienza oppure la distorsione dell’esperienza temporale.

Ecco, quindi, che alla luce di queste considerazioni il gambling può avere anche degli effetti benefici. Sono diverse le ricerche, citate all’interno dell’e-book di Giochidislots, che sottolineano come il gioco d’azzardo possa fornire un’opportunità di evasione e di fuga dalla quotidianità, sollecitando le abilità cognitive del giocatore e stimolando l’interazione sociale. Ovviamente gli autori del volume mettono in evidenza come questi potenziali benefici siano legati ad uno stile di gioco responsabile e sicuro, che si limiti alla componente ricreativa e ludica e non sfoci in dipendenza o gioco problematico. Controllare il proprio comportamento, stabilire dei limiti sia di tempo che di denaro e vedere il gambling come un semplice passatempo e non come un metodo per arricchirsi è fondamentale per vivere in maniera positiva l’esperienza di gioco.

Un’esperienza che mette insieme tante prospettive diverse e all’apparenza lontane tra loro. Le componenti etiche e quelle morali, le conseguenze politiche ed economiche, il ruolo sociale e personale. Tutti aspetti che vengono messi in luce grazie all’analisi psicologica, una lettura che mancava per capire l’importanza del settore del gambling nei nostri giorni.

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