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Ieri a Isola di Garda gli assessori provinciali al turismo hanno siglato la convenzione che coinvolgerà anche aziende di promozione e privati. Trento, Brescia, Verona e Mantova si sono alleate per una promozione turistica comune

Quattro firme per far cadere le frontiere sul lago

Promuovere il Garda come un’unica grande realtà turistica. È questo l’obiettivo che le Province di Trento, Brescia, Verona e Mantova si sono prefisse di raggiungere con la firma, ieri in una bellissima residenza a Isola di Garda da parte degli assessori provinciali al turismo, dell’accordo di programma per il “Progetto di promozione integrata del lago di Garda”. Un documento siglato sì da amministratori pubblici, ma che prevede il concreto coinvolgimento delle aziende di turismo – presente anche il direttore della Trentino spa – e degli operatori privati del comparto turistico.Dire Garda significa, oggi, proporre un “marchio” riconoscibile immediatamente a livello internazionale: un vero e proprio sistema turistico locale interregionale dalle eneromi potenzialità. «Quello su cui tutti concordano – ha sottolineato l’assessore all’industria e turismo, Marco Benedetti – è che lo strumento di lavoro ideale è proprio un tavolo di lavoro che coinvolga prioritariamente le amministrazioni interessate, le Province di Brescia, Trento, Verona e Mantova, nonché i principali soggetti di promozione che operano in ambiente turistico assieme alle più importanti realtà imprenditoriali dell’area». Tra l’altro un’importante innovazione contenuta nella legge del 29 marzo 2001, numero 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo” è rappresentata proprio dall’introduzione, all’articolo 5, della definizione dei sistemi turistici locali intesi quali “contesti turistici omogenei e integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate”. il sistema turistico locale può, in tal senso, costituire un efficace strumento per gestire il territorio e le sue risorse con un approccio integrato, superando la frammentazione ancora insita nel sistema turistico italiano. Anche sulla base di questo rinnovato panorama legislativo che, nel corso del 2002, le amministrazioni e le organizzazioni degli imprenditori turistici operanti nell’area del Lago di Garda hanno intrapreso un percorso per giungere ad una più incisiva azione in comune per la promozione sinergica ed unitaria di quest’area, per rafforzarne il concetto di “marca”. Per questo le quattro province hanno istituito un tavolo di lavoro cui hanno partecipato le medesime amministrazioni, i principali soggetti di promozione operanti in ambito turistico nonché le più importanti realtà imprenditoriali dell’area. In particolare la Provincia autonoma di Trento, attraverso l’allora Apt del Trentino, ha manifestato la propria disponibilità a fungere da soggetto capofila nella realizzazione del progetto, espletando le azioni necessarie per procedere all’affidamento dell’incarico per la stesura del Piano operativo 2003 e del Progetto interregionale. Nel febbraio di quest’anno l’Apt del Trentino ha proceduto all’affidamento della consulenza per la stesura del Piano operativo 2003 e del Programma strategico 2004-2006, anticipando le quote di competenza degli altri enti territoriali.Con la sottoscrizione, ieri, dell’accordo di programma, la Provincia autonoma di Trento ha inteso formalizzare il proprio impegno, in parte già assolto mediante l’attività svolta dall’Apt del Trentino, nella realizzazione del progetto attivando le opportune iniziative attraverso Trentino spa, società subentrata all’Apt del Trentino, alla quale la Provincia ha affidato l’attività di promozione dell’immagine turistica e territoriale del Trentino. «Sarà anche dalla definizione di un nuovo ruolo della Comunità del Garda – ha concluso Benedetti – che l’accordo firmato a Isola del Garda troverà gambe su cui camminare. Un ruolo che deve vedere meno presenti le istituzioni pubbliche e più attivi e dinamici i soggetti privati, il cui ruolo diventa essenziale per lo sviluppo integrato del Garda».

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