domenica, Aprile 28, 2024
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Agosto fantastico a livello sportivo per il centro lacustre che ha raggiunto tre prestigiosi obiettivi nazionali Ori nelle bisse e nel tamburello, quinti nel tiro a segno cacciatori

Qui i campioni nascono come funghi

Un agosto da primato, per la cittadina lacustre, in fatto di sport. In tre discipline ha centrato l’obiettivo: conquistando la Bandiera del lago 2002 nelle bisse, aggiudicandosi la Coppa Italia nel tamburello e piazzandosi al quinto posto nel campionato nazionale tiratori a squadre cacciatori. Tre successi che hanno scatenato l’entusiasmo del mondo sportivo bardolinese e mandato in brodo di giuggiole l’assessore allo Sport Gino Viola. «E’la dimostrazione che lavorando sodo in sintonia, i risultati poi arrivano», dice più che soddisfatto «il Gino stange» l’ex portabandiera del calcio bardolinese, e oggi immancabile alle manifestazioni sportive di ogni genere. Lo si è visto in primo piano nella recente edizione del triathlon internazionale «Città di Bardolino», altro fiore all’occhiello della cittadina lacustre che per prima, diciannove anni or sono si è innamorata di questo sport importato dall’Australia, tanto da essere oggi punto di riferimento internazionale con l’instancabile promotore Dante Armanini. Ma veniamo agli ultimi successi: tamburello e bisse. O meglio bisse e tamburello? Beh stabilire una primogenitura in fatto di nascita come disciplina sportiva non è facile: le bisse come manifestazione ludica remiera si richiamano alla dominante Repubblica di Venezia, mentre il tamburello, come ogni gioco con la palla ha tradizioni amtichissime. Senza andare a scomodare la storia è certo che il tamburello già nel Rinascimento si presenta con una sua individualità e come campionato nazionale arriva prima del calcio visto che nel 1896 a vincere il primo titolo tricolore è stata l’Udinese. Venendo ai tempi nostri ecco Bardolino per un’estate capitale dello sport, con triathlon, tennis, bisse per chiudere con il tamburello. Soffermandosi sulle ultime due discipline, quelle che hanno visto il successo dei colori gialloblù locali, ecco in ordine di tempo i rematori della bissa Bardolino (Silvano e Francesco Mafezzoli, Silvano Dall’Agnola e Mauro Faraoni) imporsi di forza a Salò nell’ultima regata del campionato remiero del Garda e portare così, a quattro anni di distanza dalla prima vittoria, a sventolare al Centro nautico bardolinese, la Bandiera del lago, il massimo trofeo remiero del Garda. Nello stesso tempo sullo sferisterio di Bardolino prende il via il Festival nazionale di tamburello con in palio la Coppa Italia sia maschile che femminile, il trofeo delle province under 15 e la Supercoppa. Un meeting con presente il meglio del tamburello nazionale: dai tricolori in carica del Borgosatollo ai detentori della Coppa Italia San Paolo d’Apgon, dai piemontesi del Callianetto che guidano il campionato della massima serie alle mantovane Cavrianese e Solferino per chiudere con il Bardolino da una decina d’anni a inseguire un trofeo sfuggitogli più volte per poco. Un festival carico di tensione ma con i lacustri che sbalordiscono passando alla semifinale dopo aver demolito nientemeno che i bergamaschi del San Paolo e il Solferino. Ma l’appetito come si suol dire, viene mangiando e il Bardolino con Flavio Isalberti, Nico Mariotto, Franco Zeni, Luca Fedrighi, Giorgio Stefanoni, Gianni Fiorio, Tamara Zantedeschi al cambio della tamburina e il tecnico Sergio Zantedeschi, ha fame di successi da abbinare alla Supercoppa vinta nel 1995. Il primo ostacolo viene superato battendo nientemeno che i mostri sacri del Callianetto per poi agguantare l’ambito trofeo superando il Borgosatollo. Un trionfo che diventa una festa grande fino ad ore tarde con il presidente Lorenzo Boni in primo piano e tutto lo staff della società tamburellistica, sindaco, assessori comunali e dirigenti federali. E come ciliegina finale il successo dei tiratori cacciatori della sezione di Bardolino della Federazione italiana della caccia con presidente Ugo Gianfranceschi. Il gruppo, con capitano Gianantonio Benati e composto da Gianluigi Ambroso, Renzo Turatta, Tiziano Grossule, Giuseppe Freoni a Casalecchio sul Reno ha colto il quinto piazzamento nella gara a squadre per il titolo italiano. Successo completato con il primo posto di Renzo Turatta nell’individuale di seconda categoria il V posto di Giuseppe Freoni e il VI di Gianluigi Ambrosi nella prima categoria.

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