“Con l’introduzione del ticket in finanziaria non si può più bluffare: da adesso tutte le Regioni sono responsabilizzate sulla gestione della propria spesa sanitaria. Ciò premesso, possiamo dire che quella approvata dalla Giunta regionale è una soluzione condivisa e dimostra la volontà di tutelare i nostri cittadini e i nostri territori pur nel doveroso rispetto delle leggi dello Stato”. Commenta così l’assessore bresciano di Regione Lombardia Monica Rizzi il provvedimento adottato oggi dalla Giunta regionale per rispondere all’introduzione del ticket di 10 euro prevista nella manovra del Governo. La delibera prevede in particolare la rimodulazione del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale sulla base del valore della singola ricetta. “Regione Lombardia – sottolinea l’assessore – è obbligata per legge a chiedere il pagamento del ticket. Tuttavia oggi in Giunta abbiamo trovato la quadra per evitare di gravare indiscriminatamente sulle tasche dei cittadini. Abbiamo infatti scelto di percorrere l’unica possibile alternativa offerta dalla legge, ovvero quella di rimodulare i ticket di 10 euro per le prestazioni di specialistica ambulatoriale sulla base del valore della singola ricetta. In pratica, invece che far pagare 10 euro per ciascuna prestazione, indipendentemente dal valore della stessa, abbiamo legato il ticket al valore della singola ricetta: man mano che si sale il ticket aumenta. Non ci è infatti parso giusto che con una ricetta di poco valore si paghino 10 euro”. “Questa manovra – precisa e conclude l’assessore Rizzi – si applicherà a partire dal 1 agosto e riguarda comunque solo ed esclusivamente il 30 per cento dei cittadini Lombardi, ovvero quelli attualmente non esenti”.