giovedì, Maggio 2, 2024
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Nel piano opere pubbliche la passeggiata che unificherà i due centri storici. Nel bilancio comunale anche il «bonus famiglia»: 500 euro per bebè

Sarà un «maxi-lungolago»

Cinquecento euro di «bonus famiglia» per ogni bebè e un grande progetto per una passeggiata a lago che unificherà Toscolano e Maderno. Questi sono forse i due progetti più importanti tra quelli inclusi dal Comune nel suo bilancio di previsione.Per le famiglie con bambini l’amministrazione comunale di Toscolano Maderno ha deciso di riconfermare il premio introdotto un anno fa per le mamme che mettono al mondo un bambino. E’ forse questo lo stanziamento più curioso del 2007. Il sindaco Paolo Elena, il vice Roberto Righettini e l’assessore al bilancio Fabio Belloni hanno illustrato il piano degli investimenti. «In ogni caso – assicurano – l’opera più significativa che intendiamo realizzare è la passeggiata a lago da Maderno a Toscolano».Un progetto redatto dall’ufficio tecnico comunale. La passeggiata ciclo pedonale, in cemento, con cordoli di marmo rosa, avrà una larghezza di tre metri e mezzo. Partirà da villa Svarovsky, la celebre famiglia che ha creato l’azienda produttrice di cristalli, passerà davanti ai campeggi e arriverà al Lido degli Ulivi. Correrà lungo recinzioni di proprietà private, la battigia e le spiagge.Lunghezza complessiva: 830 metri. Costo totale dell’intervento: poco più di due milioni di euro. Oltre alla pavimentazione, saranno creati punti di sosta arredati, con panchine, cestini porta rifiuti, aiuole. In località Piantone e vicino ai Cantieri del Garda è prevista la collocazione di fontanelle e servizi igienici automatizzati.La curiosità maggiore è rappresentata, a metà del percorso, da un ponte levatoio lungo 30 metri, che scavalca il torrente, sul modello di quelli olandesi.La forma, a vela, richiamerà le barche del lago. Si aprirà automaticamente, utilizzando un semplice motorino, o manualmente, con un dispositivo a manovella. Per consentire il deflusso dell’acqua nell’eventualità di una piena (il caso in cui la diga di Valvestino fosse costretta a rilasciare una quantità notevole), il ponte si solleverebbe utilizzando la variazione del livello di afflusso. Materiali utilizzati: ferro (verniciato di bianco), legno e acciaio.Un manufatto visibile anche nelle ore notturne, grazie a un adeguato posizionamento delle luci. L’obiettivo è di allargare, in futuro, la foce del fiume, in modo da creare una darsena per piccole imbarcazioni. Poi altri programmi: «Il 1° maggio – prosegue il sindaco – inaugureremo il centro di eccellenza che stiamo ultimando in valle delle Cartiere, all’interno del vecchio stabilimento di Maina inferiore. Diventerà un polo espositivo di valenza nazionale, e presenterà il mondo della carta. Consentirà di vedere il processo di produzione. Ospiterà un laboratorio di restauro del libro antico e una legatoria, con la possibilità di formare nuove professionalità. Verrà creata anche una ludoteca, che mostrerà ai bambini, ormai passati al computer, cos’erano il pennino e l’inchiostro. Nell’edificio più a monte saranno collocate le calandre e altre attrezzature. Nel 2007 la famiglia Marchi, che ha completato la fusione con la Burgo, e sembra intenzionata a entrare in Borsa, festeggerà i cento anni dello stabilimento in riva al lago».E ancora: «Intendiamo poi iniziare a costruire la scuola elementare di Gaino, in modo da aprirla come sperimentale nel settembre 2008, e il parcheggio interrato di piazzale Salvo d’Acquisto – aggiunge invece Righettini-. E ancora: sistemare i pannelli fotovoltaici sui tetti del municipio e della sede della Protezione civile; potenziare l’acquedotto, creando un serbatoio da utilizzare in caso di necessità; realizzare la rotatoria sulla 45 bis all’incrocio con viale Ugo Foscolo; riqualificare i centri storici; gettare le basi della passeggiata a lago verso Fasano (c’è già un accordo di massima con gardone Riviera); completare l’allargamento della strada per Gaino e di quella per il monte. Altre opere riguardano il sociale».«Da quattro anni – conclude Belloni – finanziamo gli investimenti ricorrendo a leggi speciali, come l’Obiettivo 2, o a risorse di bilancio, senza chiedere prestiti alle banche».

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