«Un riconoscimento importante all’attività di questo Istituto e del territorio che lo ospita». Solo poche parole da parte del questore di Verona Luigi Merolla, l’unico a commentare la notizia che la scuola allievi agenti di polizia di Peschiera è una delle cinque che dal 2008 resteranno in funzione sul territorio nazionale. Insieme a lei le scuole di Alessandria, Caserta, Trieste e Vibo Valentia, mentre nel corso del 2007 saranno chiusi gli istituti di Campobasso, Piacenza e Casal Lombroso a Roma.Occasione dell’incontro con il questore è proprio a Peschiera, dove Merolla si è recato per il saluto ai 189 agenti che da pochi giorni hanno iniziato il loro corso: si tratta del 63° corso per agenti ausiliari trattenuti, ovvero giovani che sono già in polizia e che dopo Peschiera diventeranno agenti effettivi. Tra loro c’è anche Enrico Fabris, il plurimedagliato atleta simbolo delle Olimpiadi di Torino: il pattinatore si è presentato a Peschiera appena conclusi gli Europei (dove ha vinto la medaglia d’argento) ed è subito ripartito per le Universiadi che lo vedono nuovamente impegnato a Torino. Rientrerà alla scuola a fine gennaio.È stato Giuseppe Reccia, direttore dell’istituto, a presentare il questore Merolla agli agenti. «Ho voluto che fosse il massimo rappresentante della polizia sul territorio a dare il benvenuto ai ragazzi che concluderanno il corso a luglio: sei mesi durante i quali», ha sottolineato Reccia, «voi potrete essere impiegati anche in caso di emergenza o di necessità come le prossime amministrative comunali o i controlli durante le partite allo stadio».A sua volta il questore ha evidenziato l’importanza del corso e «di una formazione che non è solo formale. Avete già avito conoscenza dell’attività di polizia, ma è solo dall’estate prossima che sarete proiettati nell’attività sul territorio. E in quel momento avrete bisogno di quella preparazione che qui viene fornita da uno staff eccellente».Merolla ha quindi elencato le diverse tipologie di servizi e di attività espletate dalle forze di polizia nella provincia di Verona. Una realtà, ha spiegato, «diversa da molte delle città dalle quali provenite. Qui c’è un po’ l’Italia del futuro, lo standard a cui tende tutto il Paese se l’economia lo sostiene. Una terra più fortunata perché priva delle contraddizioni di aree in cui c’è carenza di lavoro». «In compenso , però, ci sono più problemi all’interno delle realtà familiari e molti dei casi di omicidio sono legati a questi tipi di disagio. Uno scenario comunque difficile e problematico che anche noi dobbiamo imparare a fronteggiare».Il questore ha quindi posto l’accento sull’incidenza dei fenomeni dell’immigrazione e di delinquenza organizzata come quelle che controllano i mercati della droga e della prostituzione. «Due momenti criminali che spesso si intrecciano e che ci danno molto fastidio ma che non trovano consenso tra la popolazione. Noi abbiamo qui un alleato prezioso: l’aiuto da parte del territorio che rappresenta la nostra maggior forza. Qui si gioca, per così dire, una partita a guardie e ladri con la gente che fa il tifo per il poliziotto diversamente da quanto avviene in altre zone d’Italia».«Una fiducia che va ricambiata», ha sottolineato Merolla ricordando agli agenti la vicenda di Giuseppe Cimarrusti e Davide Turazza. «Ve ne ho parlato perché loro sono la sintesi e il simbolo dell’eroismo del quotidiano rappresentato dalla nostra divisa. Due luminosi esempi di cui mi auguro saranno permeati i vostri sei mesi qui a Peschiera».
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