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Si installeranno 19 telecamere. L’amministrazione ha rimesso in gioco il Progetto sicurezza accantonato a dicembre per mancanza di fondi

Sì all’estate videosorvegliata

L’amministrazione comunale di Torri rifinanzierà a breve il progetto sicurezza per cui era stato già richiesto il contributo alla Regione Veneto. Ad annunciarlo è il sindaco di Torri, Giorgio Passionelli, in un incontro congiunto con Alberto Tomei, capogruppo della minoranza consiliare Rinnovamento nella continuità. Proprio il 30 dicembre scorso, durante l’infuocata discussione del bilancio in consiglio comunale, la maggioranza aveva accantonato l’idea di finanziare il Progetto sicurezza per mancanza di fondi. A fine dicembre perciò entrambe le minoranze si erano letteralmente scagliate contro il taglio, o meglio, l’accantonamento del progetto, che non figurava in bilancio pur essendo già stato presentato sul tavolo della Regione. In particolare Stefano Nicotra di Navighiamo per Torri era partito lancia in resta e aveva duramente polemizzato, evidenziando come «il taglio complessivo deciso dalla maggioranza penalizzi e colpisca anche aspetti fondamentali, quali la sicurezza dei cittadini». Tomei aveva rincarato la dose. Già allora però il sindaco aveva replicato a entrambi che, «pur non potendo ora finanziare il progetto, si sarebbe cercato in tutti i modi di recuperare il denaro necessario». Ora, a soli due mesi di distanza, quel momento pare arrivato. Il Progetto sicurezza redatto dal comandante della polizia municipale, Domenico Tenca, costa qualcosa come 183 mila euro in totale, di cui però 81 mila potrebbero arrivare sotto forma di contributo richiesto all’assessore regionale competente, cioè Massimo Giorgetti, l’esponente scaligero di Alleanza Nazionale. Ed il sindaco, in risposta a una lettera- sollecito inviataglio da Alberto Tomei, ha assicurato: «Al prossimo consiglio comunale faremo la variazione di bilancio necessaria a finanziare il progetto». In sintesi, Tomei pare abbia sotterrato l’ascia di guerra e si sia impegnato a cercare l’appoggio dell’assessore regionale per fare concedere i finanziamenti. D’altro canto, il sindaco si è impegnato a dare seguito al progetto. I dettagli del progetto li aveva spiegati il comandante della polizia municipale di Torri ancora a fine estate: installazione di 19 telecamere su tutto il territorio comunale; impiego di quattro agenti di polizia municipale oltre all’organico attuale per sei mesi in modo da garantire una massiccia presenza sul territorio. «Nel 2004», ha scritto Tomei al primo cittadino, «si sono verificati nel nostro Comune 91 furti e 32 danneggiamenti. Nel 2005 i furti sono saliti a 118 e i danneggiamenti sono stati 21. Una situazione esponenzialmente insostenibile, cui l’amministrazione comunale deve assolutamente porre rimedio». Che i furti a Torri siano in aumento, specie nel periodo che precede la stagione turistica e al termine di quest’ultima, è un dato di cui è al corrente bene il sindaco, colpito in prima persona. Il primo cittadino infatti ha ricevuto ben tre visite notturne. «L’ultima volta proprio la settimana scorsa anche se», ha chiarito Passionelli, «fortunatamente i ladri sono stati messi in fuga dal sistema d’allarme e non hanno fatto in tempo ad introdursi in casa». Ma non tutti hanno in casa allarme o telecamere. Adesso però «la volontà politica è quella di rimettere in pista il progetto per la videosorveglianza». Da alcune indiscrezioni trapelate da Palazzo Balbi a Venezia, infine, pare anche che l’iniziativa di Torri abbia chance di essere finanziata. Notevole l’impatto che il Progetto sicurezza, della durata di 15 mesi, potrebbe avere per l’intero territorio comunale, dato che sarebbero molti i siti su cui l’occhio elettronico vigilerebbe, compresi quelli di conferimento dei rifiuti e le isole ecologiche, di prossima realizzazione. Proprio il problema delle discariche a cielo aperto, come del resto a più riprese denunciato dalle minoranze in Consiglio, l’estate scorsa aveva tenuto banco in paese. Molti erano stati i furbi, soprattutto non residenti, che avevano gettato le immondizie dove capitava. Se il progetto andrà ora in porto, a Torri verrebbero dislocate 19 telecamere digitali fisse in luoghi del capoluogo e delle frazioni di Pai e Albisano. Tra i prescelti, anche il parco del castello, piazza del porto, il parco di villa Melisa, l’incrocio della gardesana con via per Albisano e una serie di punti di raccolta per le immondizie. Idem ad Albisano e Pai, cui spetterebbero quattro telecamere ciascuno, dislocate nei parcheggi, campi per le feste, isole ecologiche e piazze. «Sarebbe un ottimo deterrente», ha concluso il sindaco, «anche per chi è solito compiere atti vandalici, o procurare danni al patrimonio pubblico e privato».

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