lunedì, Aprile 29, 2024
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Urge una banca dati per capire il turismo. Oltre 1500 i titoli presentati dagli editori sulla realtà benacense. Pubblico attratto dalle fotografie e dagli scritti del tenente Cipelli

Si conclude la mostra «Pagine del Garda»

«L’industria del forestiero» di Mauro Grazioli, uno dei circa 1500 titoli, di un’ottantina tra case editrici, associazioni culturali, musei e biblioteche, presenti alla mostra del libro «Pagine del Garda». Ma anche spunto per una tavola rotonda, fissata per domenica alle ore 16, al casinò municipale in chiusura della rassegna del libro arcense. Incontro che sarà animato dalla presenza dell’assessore al Turismo della provincia di Trento Marco Benedetti, dal presidente dell’Unione commercio e turismo dell’Alto Garda e Ledro Enzo Bassetti e dal presidente dell’Azienda di promozione turistica del Garda Trentino Enio Meneghelli. «Molte azioni, modi di pensare, stili di vita, iniziative», scrive Bassetti nel presentare il bel volume che ha aperto il cassetto del passato, «sono state, sono e saranno condizionate dal turismo». Ecco quindi il dovere di riflettere, discutere e di evidenziare «quel filo conduttore che, dal principio, è teso sino ai nostri giorni, per capire come e da dove nasce questa economia», alla quale le genti gardesane devono molto, e per valutare dove potrà portare». Un appuntamento che porterà a riflettere anche sulla necessità di arrivare a istituire un centro di documentazione sull’attività turistica fonte principale dell’economia gardesana. In questi ultimi tempi c’è stato un fiorire di iniziative culturali allargate alla documentazione storica del territorio, dell’ambiente naturale, dei siti archeologici, dell’arte minore; di studi e ricerche sui prodotti agricoli ed attività artigianali e della pesca per arrivare alla riscoperta e rivisitazione anche delle ricette gastronomiche. Quello che manca, meglio non è stato affrontato con la dovuta cura, data l’importanza che riveste sul piano economico, è un osservatorio turistico che nello stesso tempo sia anche centro di raccolta e di documentazione di quanto è stato fatto, detto, scritto, disegnato intorno alla nascita, sviluppo ed evolversi «dell’industria del forestiero» che è stata il motore delle iniziative di maggior pregio e interesse della zona benacense. Tornando alla rassegna del libro di Arco, arrivata all’ottava edizione, con in bella mostra interessanti analisi e iniziative culturali locali, in primo piano il ponderoso volume «Ecclesiae» presentato in occasione del Giubileo Duemila dall’Associazione «Sommolago». Opera, frutto di un impegno eccezionale di molti studiosi rivolto a tutte le chiese del Basso Sarca, «ricca di informazioni soprattutto storiche con particolare attenzione alle vicende della comunità in cui ogni chiesa è collocata». Tra le novità ( che vanno a ruba) anche la raccolta di fotografie e scritti del tenente Giuseppe Cipelli che Domenico Fava ha condensato e approfondito nel volume «La Grande Guerra sul fronte tra il Garda e Ledro». Da visitare anche (orario 9,30-12; 15-18,30) la mostra «Ljubov» Dostoevskaja ad Arco realizzata in collaborazione con l’associazione Rus di Bolzano e il museo letterario F.M. Dostoevskij di San Pietroburgo.

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