sabato, Maggio 4, 2024
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Non ne è uscita nei migliori dei modi l'immagine, e purtroppo la realtà della sicurezza e della giustizia italina, al termine dell'intervento dell'avv. Raffaele Della Valle supportato dalle conferme del magistrato bresciano Emilio Quaranta

Sicurezza del cittadino e giustizia.problemi da sciogliere

Non ne è uscita nei migliori dei modi l’immagine, e purtroppo la realtà della sicurezza e della giustizia italina, al termine dell’intervento dell’avv. Raffaele Della Valle supportato dalle conferme del magistrato bresciano Emilio Quaranta. A proporre l’incontro, il Lions Club Garda Valtenesi presieduto da Alberto Rigoni. “Tutela della sicurezza del cittadino nella ricerca delle garanzie e della certezza delle garanzie”. Naturalmente, e non poteva essere altrimenti, segretissima l’esposizione “raccontata” da uno dei più noti penalisti d’Italia assurto spesso nelle cronache per i suoi illustri assistiti oltre che intriganti casi giudiziari come il processo Tortora, la difesa della fotomodella Terry Brone e del crak Ambrosiano oltre che alla difesa di Salvatore Ligresti e Epifanio Li Calzi (tangentopoli), Giorgio Strehler nella vicenda della sovvenzione alla scuola del Piccolo Teatro e, recentemente alla difesa del Generale Francesco Delfino. Personaggio quindi di un certo rilievo e, soprattutto con un bagaglio professionale di indubbio valore. E proprio per questo molta preoccupazione hanno destato le sue affermazioni riguardanti una situazione di sicurezza e giustizia assai drammatica. “Ogni mattina nel breve tragitto che ognuno di noi percorriamo per recarci al posto di lavoro, ci imbattiamo in almeno una decina di reati perseguibili e che vanno dall’accattonaggio alla prostituzione minorile, al furto, allo scippo ecc. senza che nessuna autorità intervenga eppure di uomini in divisa ne incontriamo parecchi e spesso inutilmente o malamente utilizzati. Nel mio studio ogni giornata si presentano, a più riprese, almeno 6/8 carabinieri con relativi utilizzi di auto e sprechi di benzina, per notificarmi dei documenti, Uomini che potrebbero essere meglio utilizzati nella repressione dei crimini, anche perché oggi esistono strumenti di trasmissione che vanno dal fax alla posta elettronica e, se proprio necessita l’utilizzo di personale lo stesso potrebbe essere scelto in appositi istituti di servizi lasciando cosi all’operativo gli stessi agenti. Per non parlare poi delle auto usate per far la spesa o per accompagnare i figli a scuola. Insomma uno spreco ufficializzato e che quindi lascia molta perplessità quando si sente dire che nelle Forze dell’Ordine manca personale. Il personale – ha sostenuto Della Valle – c’è, si tratta di utilizzarlo meglio. Per no parlare poi delle varie leggi e leggine spesso dovute a “riforme pazzoidi”, ossia riforma della riforma della riforma dovuta ad una responsabilità legislativa del legislatore che legifera in maniera schizofrenica”. Il magistrato Quaranta ha lamentato anch’esso fra i numerosi problemi della giustizia la mancanza di fondi, “a Brescia nel 1998 sono stati introitati oltre 3 miliardi e mezzo”, che spesso costringono a lasciare ferme le auto di servizio, o la posta in uscita, per l’impossibilità di acquistare la benzina o i francobolli. “In Italia esiste una grande richiesta di sicurezza data la diffusa presenza di illegalità; un paese in cui i delitti sono in costante aumento e, spesso rimangono impuniti. L’84% di essi non vede mai l’arresto del colpevole, il 14 % degli arrestati spesso non sconta per intero la pena per cui il delinquere diventa assai facile e sicuro. Meglio allora pene meno appariscenti ma con la certezza di una loro completa espiazione”. Il giudice Quaranta nelle sue affermazioni ha sottolineato la lentezza dei processi tanto che la stessa Corte di Giustizia di Strasburgo ha recentemente condannato l’Italia a pagare una penale di 8 miliardi per il ritardo dei giudici nelle loro decisioni definendo la Giustizia, nel suo insieme, “Uno spettacolo indecoroso” con molti “protagonisti”.

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