venerdì, Marzo 29, 2024
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Dalle ambulanzeal servizio di vigilanza

Tema: Sicurezza gardesana

Intanto gli otto sindaci della sponda veronese, in questo periodo, hanno lavorato ad un documento comune da integrare al protocollo proposto da Maroni per il patto sul lago. Il 22 gennaio i primi cittadini hanno inviato le loro osservazioni al Gabinetto del Viminale, all’assessore regionale del Veneto Massimo Giorgetti e al Prefetto di Verona Italia Fortunati. Scrivono: «Si richiede di valutare in sede di approvazione definitiva del Patto per la sicurezza dell’area lago di Garda, le seguenti osservazioni: ai Comuni sottoscrittori del patto verrà garantita una più equa distribuzione dei trasferimenti dallo Stato pro-capite, che avvii un concreto riequilibrio tra di loro; al fine di garantire nella stagione turistica (dal 1 marzo al 31 ottobre) il miglioramento degli interventi di soccorso, sia garantita la presenza di almeno 3 ambulanze medicalizzate aggiuntive al piano gestito dal Suem 118 di Verona; per la gestione in forma associata del servizio di polizia locale, tale patto verrà esteso a tutti i Comuni del distretto Vr6A e Vr1A, (Affi, Cavaion, Costermano, San Zeno, Rivoli, Ferrara, Caprino, Brentino Belluno, Valeggio e Pastrengo)». E sottolineano: «si evidenzia che la Comunità del Garda rappresenta solo parzialmente i Comuni dell’interra area veronese». Ancora: «durante il periodo estivo, per intensificare il servizio di vigilanza, siano garantite da parte dello Stato le necessarie risorse aggiuntive….in deroga al patto di stabilità, non devono ritenersi comprese le spese destinate dai Comuni alla sicurezza. I servizi svolti su comando della Prefettura devono essere finanziati con risorse diverse da quelle attinenti al servizio ordinario».

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