sabato, Aprile 27, 2024
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E’ uscito un libro dedicato alla storia, ai personaggi e ai luoghi da riscoprire del territorio. Tra le immagini compaiono fotografie di quasi cento anni fa

Tremosine, il paese raccontato

È un libro «scritto» da tante immagini, per raccontare la storia di un territorio: omaggio ai personaggi del passato, preziosa testimonianza per le nuove generazioni. «Sulle tracce della memoria», la pubblicazione promossa da Biblioteca comunale e Pro Loco di Tremosine, con il sostegno del Comune, offre al lettore una serie di fotografie del passato tremosinese, diviso per settori. Al volume lavorato appassionati di storia locale, quali Giuseppe Rossi e Vittorio Turri, oltre a Clara Pilotti Delaini che, pur non essendo nata a Tremosine, conosce e vive da tantissimi anni la realtà locale ed è stata l’anima di molteplici iniziative che vanno dalle mostre alle pubblicazioni, fino alle conferenze. I dieci capitoli, di cui il libro si compone, offrono testimonianze sulle specifiche realtà del comune altogardesano. Vi compaiono i paesi, accompagnati dai personaggi. Quindi un importante capitolo, dedicato alle teleferiche (utilizzate per trasferire dal lago all’altopiano le persone e i materiali, oltre che la preziosa corrispondenza), seguito dalla strada, costruita tra il 1906 ed il 1913. Altri spunti riguardano la Val di Brasa e la montagna. Ma importanti settori sono rappresentati anche dall’economia, a partire dal cotonificio (ad inizio ’900 dava lavoro a oltre 1.000 persone) per proseguire con l’ondata di emigrazione di cui ancora molti si ricordano. Poi, le nostalgie della Grande Guerra e dei gruppi locali. Un libro, quello che è ora in distribuzione, che è nato «come naturale completamento della mostra di riproduzioni fotografiche allestita nell’estate del Duemila», come spiega Clara Pilotti Delaini, che aggiunge: «siamo certi che soltanto gli abitanti di Tremosine, preziosi ed insostituibili custodi della memoria, possano essere i protagonisti dell’affascinante viaggio nel loro passato, che non è un mondo finito, ma è dentro di noi, come una radice profonda che ci aiuta a vivere il presente con consapevolezza». La serie di immagini si presenta in maniera davvero interessante e permette di riscoprire angoli di territorio che ormai hanno acquisito una fisionomia del tutto diversa, o quasi. Pieve, Villa, Voltino e Vesio sono riproposti così come apparivano un secolo fa. Come pure appaiono suggestivi i passi che muove il postino che – anni ’20 – distribuisce la corrispondenza a Priezzo. Non possono mancare le immagini di personaggi che hanno impresso una svolta al paese. Una pagina del tutto particolare è dedicata al cotonificio Feltrinelli, divenuto, in seguito, «Olcese Veneziano». A Campione (unica frazione a lago) fu attivo dal 1896 al 1981. Il cosiddetto «villaggio-fabbrica», dava lavoro a centinaia di persone che, in moltissimi casi, vi trascorrevano l’intero periodo dell’attività lavorativa. Il testo chiude con foto relative alla Prima Guerra Mondiale, allo sfruttamento della montagna da parte di carbonai e boscaioli e con l’immagine di alcune attività sociali: la latteria sociale, la banda musicale, la scuola di taglio, la sgranatura del mais.

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