giovedì, Marzo 28, 2024
HomeAttualitàTrento si unisce al pianoper rifare il ponte di Peri
L’appello del sindaco di Brentino Belluno raccolto da Dallai, presidente della vicina Provincia autonoma

Trento si unisce al pianoper rifare il ponte di Peri

Ammonta a 2.018.600 euro la spesa per sistemare il ponte sull'Adige, che congiunge Peri e Rivalta, rispettivamente nei comuni di Dolcè e Brentino Belluno. La stima degli interventi urgenti, fatta eseguire dal sindaco di Brentino Beluno, Virgilio Asileppi, è stata comunicata insieme alla relazione descrittiva al presidente della , Giancarlo Galan, al presidente della giunta della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai e, all'assessore regionale veneto alle strade, Renato Chisso.«La spesa è improponibile per il bilancio comunale di Brentino Belluno», scrive Asileppi, che quindi chiede un intervento per quello che è «l'unico ponte che attraversa il fiume nell'arco di 40 chilometri: un ponte fortemente usato specialmente dai mezzi pesanti, ora impercorribile nei due sensi quando vi sono camion, e a forte rischio per i pedoni sul marciapiedi. Il ponte, che non ha mai ricevuto manutenzione dagli anni Quaranta, è in degrado totale sia nella parte sopra, dove la stessa balaustra è rovinata, che sotto, e quindi non dà nessuna garanzia di stabilità».Al momento ha risposto all'appello solo Dellai, che si è detto disponibile a intervenire, condividendo la necessità.Scrive Asileppi: «Brentino Belluno è un Comune “montano”, benché nella Valdadige, un Comune di confine, di un confine non qualunque, quale quello “quasi di Stato” tra il Trentino – Alto Adige e la Regione Veneto. Siamo una terra di passaggio, lo siamo sempre stata», continua Asileppi. «Ospitiamo infrastrutture e servizi che consentono il moderno collegamento tra il Nord e il Sud Europa: elettrodotti ed oleodotti, il corridoio stradale e ferroviario del Brennero».«Conviviamo con queste servitù da decenni», prosegue il sindaco di Brentino Belluno, «e resistiamo al mercato globale con realtà economiche significative, fortemente volute e difese». Nella lettera il primo cittadino di Brentino Belluno fa riferimento all'intesa raggiunta tra Regione del Veneto e Provincia autonoma di Trento. In particolare, a uno degli obiettivi dell'intesa, ossia «promuovere lo sviluppo del territorio delle aree di confine perseguendo l'adeguamento dei servizi alle comunità locali all'integrazione territoriale, per favorire lo sviluppo economico, culturale e sociale dei territori e rafforzare l'integrazione delle identità locali».L'articolo 3 dell'intesa prevede quali mezzi per raggiungere gli obiettivi la «riqualificazione, lo sviluppo, la creazione di infrastrutture e di servizi nei settori oggetto della presente intesa, con particolare attenzione alla e all'integrazione delle reti viarie e ferroviarie di confine».«La viabilità tra Trentino e Veneto, che interessa i due Comuni confinanti di Avio e Brentino Belluno, è problematica», continua Asileppi. «Il ponte, realizzato dal Genio civile, rappresenta l'unico collegamento anche per i mezzi pesanti diretti ad Ala, Avio, Brentino Belluno, Dolcè, Ferrara di Monte e Sant'Anna di Alfaedo. Si pensi che il successivo ponte disponibile è situato verso nord nel Comune di Ala, all'altezza dell'abitato di Pilcante, e verso sud, nel comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella, per un tratto stradale superiore a 30 km. Il sottopasso ferroviario a Borghetto di Avio non consente il transito dei mezzi pesati. In caso di chiusura dei caselli autostradali di Affi o di Avio, il ponte diviene un'autostrada di transito per i mezzi pesanti, nonostante sia inadeguato per dimensioni e presenti carenze strutturali e statiche pienamente accertate».Lunedì prossimo ci sarà un incontro sul caso alla Provincia di Verona.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video