venerdì, Maggio 3, 2024
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Recuperati a Parma dai carabinieri i 14 quadri settecenteschi spariti in luglio dalla chiesa di Pacengo

Trovata la Via Crucis rubata

Recuperate dai carabinieri di Parma in collaborazione con i militari della stazione di Lazise tutte le stazioni della Via Crucis rubate nel luglio scorso dalla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Pacengo. Le 14 tavole, realizzate da sette autori diversi, risalenti al 1778, sono ancora sotto sequestro, in attesa che l’autorità giudiziaria ne stabilisca modi e tempi di restituzione.Il furto avvenne nottetempo senza che alcuno se ne accorgesse. Fu il parroco, allora don Sergio Fratucello, a fare la scoperta di primo mattino, aprendo la chiesa. Scattarono le indagini, così i carabinieri sono giunti a un antiquario del Parmense che aveva posto in vendita in un mercatino di provincia le opere rubate nella chiesa di Pacengo. I carabinieri hanno appurato che le opere erano autentiche e che erano le stesse trafugate nella chiesa parrocchiale di Pacengo. Il venditore è stato quindi denunciato per commercio di opere d’arte rubate. Non ne è stato divulgato il nome, si sa solo che usualmente opera al Sud. La Via Crucis fu rubata il 10 luglio scorso, il 22 luglio i ladri sottrassero opere d’arte sacra dalla pieve di Cisano, ta cui un ostensorio d’oro e il Bambin Gesù settecentesco. Il denunciato a Parma è sospetatto anche per questi furti? Per ora i carabinieri non rispondono.Gioia a Pacengo per questa bella sorpresa di Natale. Il nuovo parroco don Ezio Falavegna ha espresso il proprio compiacimento per l’opera compiuta da carabinieri; felicissimo anche il suo predecessore che subì il furto, don Sergio Fratucello, che tuttora vive a Pacengo anche se nel frattempo ha cambiato incarico ed è ora collaboratore della parrocchia di Castelnuovo.«I 14 bracialetti da Via Crucis dorati a oro fino», scrive Giovanni Battista Perantoni nel suo libro Ultimo lembo di Terra Veneta, «sono costati 7 Napoleoni d’oro pari a lire 168 del tempo. Siamo nel 1778». Scrive ancora il Perantoni: «I 14 dipinti sono posti sulle pareti interne della chiesa e sono tutti usciti dalla scuola pittorica Appo Jospeh Wagner Venezia. I pittori sono appunto sette, con due quadri ciascuno, tutti risalenti agli anni 1778-1779». Nello specifico le stazioni I e XIV sono di Francesco Zugno, la II e la XIII di Gio Batta Crosotto, la III e la XII di Domenico Majotto, di Francesco Fontebasso la IV e la XII, di Giuseppe Angeli le stazioni V e X, di Gasparo Diziani la VI e IX, infine la VII e la VIII di Giacomo Mareschi.

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