Mancano poco più di due mesi al big bang del turismo veneto. Dal primo gennaio la Regione trasferirà alle amministrazioni provinciali le competenze in materia. Scompariranno le aziende di promozione turistica e assumeranno nuovo rilievo i Consorzi costituiti dagli operatori economici sulla scorta delle direttive regionali. La promozione vedrà una partnership progettuale e finanziaria fra privati ed enti pubblici. Per analizzare le problematiche e le prospettive di questa delicata fase di transizione, l’assessore provinciale al Turismo Davide Bendinelli ha convocato un forum per martedì 30 ottobre alle 18 presso il palazzo dei congressi di Garda. Il titolo dell’incontro è: «2002. L’evoluzione del turismo. Il nuovo ruolo delle Province». Accanto a Bendinelli, parteciperanno all’incontro l’assessore regionale al turismo Floriano Pra e il presidente della Camera di commercio di Verona Fabio Bortolazzi. A far da moderatore sarà Marco Zaninelli, commissario straordinario dell’azienda di promozione turistica della Riviera degli Olivi. «Il forum», dice Bendinelli, «è nato dalla volontà di fare il punto della situazione nell’imminenza del passaggio di deleghe fra Regione e Province, ma anche dall’avvertita necessità di comunicare direttamente agli operatori economici e turistici le innovazioni che ci attendono. C’è insomma la voglia di un forte dialogo con gli addetti ai lavori, in modo da raccoglierne le esperienze e le idee per impostare il più efficacemente possibile le nuove linee di politica turistica». Ovvio che la riviera gardesana e il suo entroterra siano particolarmente interessati da questo passaggio di competenze. Ma quali potranno essere le direttrici del nuovo approccio al turismo benacense? «Le esigenze», dice l’assessore Bendinelli, «sono due: la riqualificazione delle strutture ricettive e la promozione del territorio». Relativamente al primo tema, quella della riqualificazione, l’assessore provinciale ritiene che in molti casi ci siano ancora notevoli passi avanti da fare. E per questo occorrono strumenti urbanistici che permettano agli operatori di effettuare gli interventi resi urgenti da una forte pressione concorrenziale. «Non intendiamo assolutamente lasciare spazio ad interventi speculativi», dice Bendinelli, «ma nello stesso tempo dobbiamo dotarci di questi strumenti che consentendo agli operatori turistici di rinnovare le strutture in termini di standard qualitativi, creando spazi per reception, sale comuni, ascensori e via discorrendo». Quanto alla promozione, Bendinelli si dice convinto che l’offerta complessiva del territorio gardesano non sia adeguatamente conosciuta. «Purtroppo», sostiene l’assessore provinciale, «il Garda non è sufficientemente pubblicizzato in Italia e all’estesro in termini di offerta globale. Dobbiamo creare le condizioni per una più efficace penetrazione nei mercati turistici stranieri e domestici, aggredendo nuove fasce d’utenza, magari quelle di nicchia, interessate all’arte, alla cultura, allo sport, all’ambiente, all’enogastronomia».
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