giovedì, Aprile 18, 2024
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Un idrovolante si è schiantato davanti agli occhi attoniti di alcuni pescatori a Dusano. Soltanto graffi per i due austriaci a bordo

Un aereo piomba nel lago di Garda

L’incidente ha avuto pochi testimoni, ma i presenti si ricorderanno probabilmente a lungo di quel brivido: ieri hanno assistito alla caduta di un idrovolante nelle acque del Garda, a circa 400 metri dal porto di Dusano (Manerba), che poi si è inabissato. Gli occupanti, due austriaci di 32 e 62 anni partiti da Salisburgo, se la sono cavata con tanto spavento e molte escoriazioni, ma senza grossi guai. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio verso le 15. Condizioni climatiche normali, è nuvolo, nessuna traccia di vento. Sul molo un gruppo di pescatori impegnati a far abboccare le aole, e in attesa di veder comparire le prime sardine della stagione. I turisti si contano sulle dita di una mano. Pasquetta è già lontana, e ha portato via la massa degli automobilisti. All’improvviso, da lontano, ecco spuntare l’aereo, che perde quota, si inclina e si rovescia. Fermando la propria corsa a pancia in su sulla superficie liscia del lago. La zona è nel parco naturale compreso tra la Rocca di Manerba e il porto di Dusano, raggiungibile percorrendo sentieri e stradine impervie. Così sono pochissimi a vedere quello che succede. Solo quei tre o quattro con la canna in mano, sul punto estremo del pontile, là dove attraccano i battelli. Dice un anziano del luogo: «L’aereo è arrivato da Desenzano-Sirmione, e puntava verso Nord, in direzione Gardone Riviera-Toscolano Maderno. Poi la virata. L’ho visto ritornare indietro e cadere. No, non abbiamo avuto l’impressione che il motore singhiozzasse o perdesse colpi». Giovanni Manzotti, bergamasco: «Io ho un bar a Fara Gera d’Adda. Dato che tengo chiuso il martedì, colgo l’occasione per fare una capatina sul Garda con mia moglie Nadia. Andiamo alla scoperta di angoli sconosciuti. Da queste parti, inoltre, è possibile trovare anche i funghi. Ebbene, ero sul molo, quando ho notato il veivolo all’orizzonte, un po’ inclinato, ma quasi a pelo d’acqua. Ho sentito una botta e l’ho visto rovesciarsi. Mi sono preoccupato avvertendo subito i presenti. Abbiamo subito chiamato il 118 chiedendo aiuto». Un altro bergamasco, residente a Zanica, il pensionato Piergiorgio Salvi, che stava pescando, ha mollato la canna passando all’azione. «Ho chiesto se qualcuno avesse una barca a motore – ricorda Salvi -. E un tedesco mi ha invitato a seguirlo. Sul natante, nei due-tre minuti necessari a raggiungere il luogo del tuffo, pensavo che forse avremmo avuto problemi a liberare il pilota. Chissà dove sarà finito, mi dicevo. Arrivati vicino non abbiamo avuto bisogno di preoccuparci. Il pilota e il suo collega erano a galla, e nuotavano. Mostravano tagli su faccia e braccia. No, non sembravano terrorizzati nè in grave difficoltà. Dopo averli tirati sulla barca è arrivato lo scafo dei carabinieri. A loro abbiamo passato i due austriaci che, scaricati a Dusano, sono poi stati trasportati nell’ospedale di Desenzano». Dopo le prime cure, i medici non hanno dovuto ricoverarli. L’aereo, rimasto a galla per un’ora anche se rovesciato, si è poi inabissato. Adesso si trova alla profondità di 22 metri, a circa 300 dalla riva. Carabinieri e vigili del fuoco hanno delimitato lo spazio collocando alcune boe. I testimoni sono stati convocati (e interrogati) nella caserma di Manerba per capire se il motore ha accusato un’avaria o se il pilota ha effettuato una manovra maldestra.

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