domenica, Dicembre 10, 2023
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Un Carnevale «sicuro»

Com­pen­sa il fred­do o sem­plice­mente «alza il tono», e in occa­sione di un even­to fes­taio­lo come il mart­edì gras­so diven­ta dif­fi­cile rin­un­cia­re a un bic­chiere. Poi c’è chi esagera, e comunque, nel fronte trasver­sale dei fre­quen­ta­tori del di Bagoli­no, che ha già inizia­to a muover­si, sem­bra prevalere la pru­den­za. Così, per evitare il seque­stro del­la patente sono sem­pre più numerose le per­sone che deci­dono di rag­giun­gere il paese sfrut­tan­do i pull­man orga­niz­za­ti appositamente.E anche alcu­ni com­mer­cianti del­la cit­tad­i­na stan­no val­u­tan­do la pos­si­bil­ità di orga­niz­zare un servizio di trasporto che attra­ver­si la Valsab­bia fino a destinazione.Si trat­ta insom­ma di una rispos­ta intel­li­gente agli effet­ti col­lat­er­ali dei tan­ti «misti» ( e gas­sosa) che ven­gono servi­ti in questi giorni ded­i­cati alla fol­lia, ma sem­pre e gius­ta­mente con­trol­lati a vista dalle forse dell’ordine.Anche giovedì una comi­ti­va prove­niente da Sab­bio Chiese è sali­ta a Bagoli­no con un pull­man che ha poi ripor­ta­to a casa tut­ti sani e salvi. E sì, per­chè come dice­va­mo il Carnevale di Bagoli­no ha già pre­so for­ma: il lunedì, ma soprat­tut­to il giovedì sera, i suona­tori (i sunadur) fan­no la loro com­parsa nei locali del paese: dalle Strope, al bar Cen­trale al Reolt; fino ai ban­coni più decen­trati di frazioni come Cerreto.Non c’è un cal­en­dario che seg­na i loro sposta­men­ti in modo defini­to, e per sapere dove suon­er­an­no c’è solo da infor­mar­si nei bar. I suona­tori si ritrovano nei locali con lo scopo di provare e rispolver­are le note delle musiche che si tra­man­dano qua­si oral­mente da centi­na­ia d’an­ni. Poi, un paio di giovedì pri­ma del­l’ul­ti­mo giorno di Carnevale, che quest’an­no cadrà il 24 feb­braio, smet­tono e si riposano in pre­vi­sione di quei due inter­minabili giorni di fes­ta che li trasci­nano in giro per tut­to il paese, men­tre i balarì pro­pon­gono i loro pas­si di danza.Come dice­va­mo, l’u­ni­ca novità di quest’an­no sarà rap­p­re­sen­ta­ta dai vis­i­ta­tori che guardano con cura alla sicurez­za e alla patente; per il resto la grande e sug­ges­ti­va fes­ta in maschera, che quest’an­no si annun­cia par­ti­co­lar­mente movi­men­ta­ta, si ripeterà uguale in tut­ti i suoi aspet­ti come accade da moltissi­mo tempo.Prima scen­der­an­no in piaz­za le maschere e infine, negli ulti­mi due giorni apri­ran­no le danze i 110 balarì bagos­si sot­to la gui­da di due respon­s­abili: Giovi­ta e Gianan­to­nio Fusi che presto riu­ni­ran­no il grup­po per un paio di prove.

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