giovedì, Maggio 2, 2024
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Lanciato un concorso per valorizzare l’edificio. Obiettivo: evitare speculazioni sulla «Società»

Un’idea per l’ex Oleificio

Un concorso di idee per valorizzare un particolare e importante elemento del patrimonio gardesano. L’iniziativa è di Legambiente, che «denuncia l’abbandono degli stabili dell’ex Società Lago di Garda» di Gargnano e lancia il concorso: «Diamole un volto futuro». L’iniziativa è stata presentata da Federica Sacco, responsabile nazionale di «Salvalarte» per Legambiente e da Cristina Milani, di Toscolano Maderno, che hanno spiegato come l’iniziativa prenda, solitamente, le sue mosse in primavera. L’anticipazione di qualche mese è dovuta al fatto che si vogliono coinvolgere le scuole del territorio da Salò a Limone. Il concorso verrà formalizzato e comunicato agli istituti scolastici entro un paio di settimane, per dare modo a insegnanti e studenti di partecipare al lavoro, che sarà concluso e premiato la prossima primavera. Legambiente «rifiuta di immaginare per la Società Lago di Garda un futuro diverso da quello per il quale è stata fondata, che era basato su un programma economico a sfondo sociale. L’ipotesi di interessi immobiliari all’interno dei locali dell’Ex Società ed una finalizzazione speculativa dovrebbero essere rigettati in primo luogo proprio dai cittadini», dicono gli esponenti di Legambiente. L’ex oleificio aprì i battenti nel 1840, raccogliendo i limoni che venivano smistati verso molte capitali europee. L’attività cessò nel 1989 e, da quell’anno, l’unica novità è stata costituita, nel 1992, dall’apertura di un ufficio bancario, che occupa una piccola porzione dello stabile. La proprietà è privata ed il maggiore azionista detiene il 76 per cento del capitale, mentre la parte restante è polverizzata tra decine di piccoli azionisti, che non hanno mai abbassato la guardia e sono piuttosto agguerriti. «Sappiamo che la proprietà è privata, ma sappiamo anche che sull’edificio gravano vincoli. La nostra intenzione è finalizzata alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, che potrebbe avere sbocchi promozionali ed occupazionali. Per questo edificio sarebbe importante creare qualche cosa di pubblica utilità, perché questa era l’iniziale destinazione dell’immobile. Questo esempio di architettura industriale non può rimanere abbandonato e inutilizzato e un concorso di idee potrebbe offrire degli spunti: saranno gli studenti a disegnare il futuro delle strutture dell’ex Società Lago di Garda». Negli anni scorsi, «Salvalarte» si è occupata di valorizzare il patrimonio locale italiano a Torino, Teramo, Ascoli Piceno, Siena, Ghibellina ed in altre località.

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