domenica, Dicembre 8, 2024
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L’asta immobiliare a Verona ha aggiudicato il grande palazzo, venerdì si potrà sapere il nome del compratore. Il parco resta al ramo Inga della famiglia. Giuseppe: «Ho un bel gruzzoletto»

Villa Sigurtà venduta: 3,7 milioni

Uno dei monumenti simbolo di Valeggio, villa Maffei-Sigurtà, è andato all’asta ed è stato aggiudicato per una cifra superiore ai tre milioni e 700 mila euro. Chi abbia acquistato la splendida dimora sttecentesca non si sa. A formulare l’offerta risolutiva è stato l’avvocato Stefano Bortolan. Quindi al momento non si conosce il nome di chi l’ha acquisita, anche se si attendono sviluppi a breve, quando il nuovo proprietario dovrebbe uscire allo scoperto. La base d’asta era di 2.780.319,89 euro e offerte in aumento di 2.592,28 euro, come già si leggeva in un avviso dal titolo anonimo apparso tra gli annunci economici dell’ Arena del 28 marzo scorso, dove tra le righe si diceva che il Tribunale di Verona avrebbe messo all’incanto il 18 maggio 2004 alle 12.30, in uno studio notarile cittadino, la proprietà di Villa Maffei-Sigurtà. Fin da quando era trapelata la notizia dell’asta che aveva suscitato notevole clamore tra la popolazione, s’è sviluppata in paese una forte attesa per capire se quest’atto stava segnando la perdita definitiva o il riacquisto di un bene così importante. Molti infatti auspicano che sia stato Enzo Franco Inga Sigurtà, già proprietario di una metà, a comprare l’altro 50 per cento, ricostituendo l’unitarie-tà del bene e, soprattutto, riunificandolo al Parco Sigurtà, già in suo completo possesso. Il figlio, Giuseppe Inga Sigurtà, si dimostra soddisfatto: «In questo momento posso solo dire che sono contento per due motivi. Innanzitutto perché mi trovo in tasca un bel gruzzoletto e poi perché il Parco Sigurtà che, voglio ribadire, è sempre stato una cosa distinta rispetto alla villa, ci sta dando delle grosse soddisfazioni e domenica abbiamo superato le 5.600 presenze paganti». Chi ha acquistato Villa Maffei-Sigurtà? Giuseppe Inga Sigurtà risponde: «Lo saprete venerdì e credo proprio che sarà una sorpresa anche per me. Secondo me la cifra è una follia perché, considerando la necessaria ristrutturazione, l’operazione costerà agli acquirenti 13 miliardi. Considerate che la casa è vuota, senza mobili. Farne un albergo? No, l’edificio è vincolato dalla sovrintendenza». Con l’assegnazione di oggi si è comunque chiusa la fase che aveva visto la comproprietà della villa tra Enzo Franco Inga Sigurtà e il ramo spagnolo della famiglia. Come aveva spiegato Antonio Ruiz Berdejo: «L’asta permette di sciogliere la comunione del bene e risolve una situazione di proprietà indivisa che non facilita la gestione del bene». Ieri, raggiunto al telefono, Berdejo è stato laconico e non ha voluto commentare. L’immobile risulta vincolato dalla legge 1089/39, il che significa che è attivo un diritto di prelazione da parte del Comune o del ministero dei Beni culturali. Per quanto riguarda un eventuale acquisto da parte del Comune, il primo cittadino, Fausto Sachetto, che però non sarà più in carica dal prossimo giugno, ha già espresso un parere negativo, sia per gli alti costi da sopportare, sia per il suo difficile utilizzo. Così questa villa, realizzata su disegno dell’architetto Vincenzo Pellesina, allievo del Palladio, sul finire del Seicento e che ha ospitato personaggi storici come Napoleone III, imperatore dei francesi, e scienziati come Albert Sabin, inventore del vaccino antipolio, rimarrà probabilmente in mani private. In quali lo sapremo tra qualche giorno.

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