venerdì, Aprile 26, 2024
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I residenti ritengono che il divieto vada esteso anche ai mezzi che non raggiungono le otto tonnellate

Ancora tanti Tir in via Santa Caterina

Che senso potrà mai avere spendere una dozzina abbondante di miliardi per costruire una circonvallazione con lo scopo preciso di eliminare del tutto il traffico pesante e quello leggero di semplice attraversamento della città, se poi nessuno controlla davvero che i guidatori dei bisonti della strada e delle autovetture in transito utilizzino davvero la nuova, razionale viabilità alternativa.Se lo stanno chiedendo a otto giorni dall’apertura del tronco sud della variante i residenti di via Santa Caterina, via Venezia e via Narzelle alla periferia sud di Arco, ai quali è data quotidianamente l’opportunità di verificare che il divieto di transito ai camion oltre le 8 tonnellate è spesso ignorato, in particolare dai mezzi provenienti da nord che raggiungono la zona occidentale della Busa, e che il traffico leggero continua a svolgersi intenso lungo la vecchia direttrice, mantenendo in ansia chi attendeva da anni di potersi finalmente godere senza rischi continui la strada davanti a casa.In qualche caso anche i ritardi nell’adeguamento della segnaletica a creare nell’utente della strada confusione sulla direttrice da seguire, come nel caso del grande cartellone che salendo da Riva a duecento metri dalla rotatoria, che dovrebbe invogliare la svolta a destra per imboccare la circonvallazione, continua imperterrito a segnalare che, per raggiungere Trento e Dro, si deve tirare dritto come prima. E si sono messi a scrivere lettere di protesta per chiedere che, ormai superata la fase dell’avvio, alla quale è stato riservato giustamente un trattamento morbido, la polizia municipale faccia seguire una più rigida applicazione dei controlli e delle relative sanzioni.Da parte dei camion segnalano i residenti di via S. Caterina, via Narzelle e via Venezia, le violazioni del divieto si verificano più numerose nelle prime ore del mattino e dopo il tramonto; da parte degli altri conducenti il vecchio percorso continua a restare preferito in tutte le ore del giorno e della notte, soprattutto tra quelli che provengono o intendono dirigersi a nord.Chiedono quindi l’estensione del divieto anche ai camion sotto le 8 tonnellate e una particolare sorveglianza nei confronti dei motorini fracassoni, che in questo periodo di finestre aperte alla ricerca di un po’ di refrigerio, scorrazzano velocissini, assolutamente indisturbati.

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