venerdì, Marzo 29, 2024
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Case scoperchiate, camping devastati, venti feriti. La Prefettura: danni gravissimi

Basso Garda nell’occhio del ciclone

Chi vive sul Garda e del lago conosce segreti e capricci, una notte simile non l’aveva mai incontrata. Lo giurano i pescatori di Manerba, Moniga e San Felice: «Mai visto niente del genere. Ha tempestato come se in cielo ci fosse una mitraglia», hanno commentato in tanti ieri davanti al porto. La Valtenesi ha subito danni ingentissimi; Manerba. Moniga e Raffa di Puegnago hanno riportato i danni maggiori: auto distrutte, tetti e finestre bucati dai grossi chicchi, alberi caduti. «Ero a Raffa di Puegnago – raccontava una donna, 32 anni -: ho visto la grandine cadere, trasportata da un vento fortissimo. Era una tromba d’aria. Ha grandinato per 35 minuti». «Una mia vicina ha pesato un chicco – dice una 77enne di Padenghe, indicando il portone in legno massiccio divelto dalla grandine -: era un etto e mezzo!». Inutile ogni riparo. Terrore a Manerba nei campeggi «Al Rio» e «Pieve», dove alla fine si sono contati una ventina tra feriti e contusi. Molti i turisti colpiti dalla grandine mentre cercavano di portare al riparo auto e camper spostati dal vento sino al lago o ribaltati. Danni anche alle attività industriali e artigianali. Tra le più colpite la «Avanzi», che produce olio e vino. Seri problemi anche ai vigneti. «Bisogna attendere almeno un giorno per il primo calcolo dei danni. Si è trattato di un evento eccezionale che ha colpito diverse zone del Bresciano. Attendiamo la riapertura delle attività per un primo censimento», ha affermato dopo una notte in bianco il funzionario della Prefettura Giancarlo Di Vincenzo, che in stretto contatto col prefetto Anna Maria Cancellieri ha coordinato gli uomini della protezione civile, delle squadre di soccorso, dei vigili del fuoco che hanno messo in campo circa 200 uomini per prosciugare case e scantinati, rimuovere alberi pericolanti. Battesimo del fuoco per la polizia provinciale, intervenuta per rendere più scorrevole la viabilità e assistere gli automobilisti in difficoltà. Una notte da incubo, un evento eccezionale dal punto di vista meteorologico. I danni ammontano a svariati milioni di euro. Il ritorno del sole ha permesso di iniziare i lavori di bonifica, di coprire i tetti. I vigili del fuoco hanno avuto più di cento chiamate, una cinquantina i volontari del Garda. Molti gli interventi del 118. E chi ha potuto si è arrangiato da solo, con secchi, pale, scope e stracci.

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