venerdì, Aprile 26, 2024
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Dopo la bagarre in consiglio comunale, continuano le critiche su ruolo e rappresentatività degli organismi. Le opposizioni: «Che fine hanno fatto le proposte per l’autonomia di Rivoltella?»

Consulta delle frazioni, è battaglia

«La voce dei cittadini è una risorsa preziosa poer l’amministrazione, dai il tuo contributo». E’ lo slogan con cui il comune di Desenzano ha da tempo dato il via alla nascita delle consulte popolari che, secondo lo statuto, sono tre. Nell’ultimo consiglio comunale, le modalità di nomina dei tredici componenti della prima consulta – quella competente per i temi della partecipazione popolare e del decentramento infracomunale – ha però sollevato un vespaio di polemiche ed addirittura l’abbandono in massa delle minoranze di centrodestra dall’aula. «Una consulta che si riunisce una volta all’anno e i cui termini di apertura per le candidature sono stati riaperti perché non si trovavano rappresentanti, inoltre un regolamento di votazione che non garantisce la presenza dei rappresentanti di minoranza: per queste ragioni abbiamo abbandonato l’aula e siamo nettamente contrari a questa consulta», tuona Emanuele Giustacchini, capogruppo di Forza Italia a palazzo Bagatta. «E non è finita, perché il sindaco Fiorenzo Pienazza ci deve spiegare perché ha affidato una consulenza ad un noto professionista che costa alle casse comunali quasi 27 mila euro per predisporre gli atti relativi all’introduzione di elementi di autonomia amministrativa per Rivoltella. Dopo 20 mesi da quell’incarico – aggiunge Giustacchini – non vediamo introdotto alcun elemento innovativo per la frazione, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale dal sindaco. Altro che municipalità! Sarebbe stato meglio, infine, che il regolamento delle consulte fosse stato messo a punto dal personale comunale certamente bene a conoscenza della realtà territoriale di Desenzano». Da parte sua la giunta replica che, invece, il processo di riforma va avanti e che non ci sono state irregolarità. La consulta permanente sui problemi della partecipazione popolare e del decentramento si compone di 13 membri, così distribuiti: 4 di Desenzano, 4 di Rivoltella-Montonale, 2 di S. Martino della Battaglia, 2 della Perla-Le Grezze e 1 di S. Pietro-Centenaro e Vaccarolo. Questa consulta, al pari delle altre due, può «esprimere pareri e proposte su richiesta degli organi del Comune ovvero di propria inizativa. Possono intervenire formulando proposte di gestione dei servizi comunali, con particolare riguardo al ruolo degli utenti dei servizi medesimi». Una volta all’anno il presidente della consulta (verrà eletto tra breve fra i componenti) riferirà all’amministrazione, in particolare al sindaco ed alla giunta. Con queste consulte l’amministrazione ha voluto avviare un dialogo più stretto con i cittadini ma, soprattutto, per riceverne indicazioni e suggerimenti per una migliore distribuzione dei servizi sul territorio. Una volta insediate le consulte avranno l’opportunità di far discutere i propri documenti in consiglio comunale, mentre al termine della riunione generale può essere approvata la destinazione delle risorse assegnate alle consulte dal bilancio preventivo del Comune. Tra un anno si potrà dare la prima pagella.

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