sabato, Aprile 27, 2024
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Partito il restauro interno, quindi verranno realizzati i servizi: in 180 giorni il cantiere dovrebbe chiudere. L’inaugurazione avverrà in autunno con la tre giorni dedicata al miele

Dogana, ultimi mesi di lavori

Un massimo di 180 giorni per effettuare gli interventi di pulizia, restauro, consolidamento, raschiatura e consolidamento delle mura interne della Dogana Veneta, nonché per concludere il restauro della facciata merlata fronte lago e il completamento del vallo. Questa è la scadenza imposta dall’ufficio tcnico comunale, settore lavori pubblici, per completare il recupero statico e funzionale del fabbricato pubblico più importante e rappresentativo della città, che fu degli Scaligeri e quindi della Serenissima Repubblica. A questa nuova iniziativa, posta in essere dall’amministrazione comunale attraverso un bando di gara pubblica, hanno aderito ben 23 imprese specializzate in restauri e conservazione di immobili storici, dislocate in tutta Italia. L’amministrazione l’ha aggiudicata allo studio Campagnola Daniela di Verona, che ha offerto un ribasso del 16,8 per cento sul prezzo a base d’asta. In totale, l’amministrazione dovrà sostenere una spesa di 113mila euro. Proprio in forza dell’aggiudicazione dei lavori, la signora Daniela Campagnola ha già dato corso all’avvio del restauro all’interno della grande stuttura collocata sul porto vecchio. Ha già installato le necessarie impalcature e sta lavando con liquidi speciali le grandi murature in pietra dalle incrostazioni di malta, calce, cemento, derivanti dal restauro totale del tetto della Dogana Veneta. Successivamente provvederà al consolidamento di alcune pietre, al ripristino di altre, al completo restauro dei paramenti murari. Seguono i lavori, oltre alla Soprintendenza, anche i tecnici incaricati, ovvero l’ingegnere Edoardo Ottoboni di Villafranca e l’architetto Giorgio Ugolini di Verona. In questo mese deve poi partire il secondo stralcio delle opere di recupero della Dogana: ovvero la posa di tutti i servizi, dall’impianto di riscaldamento e raffrescamento, ricambio d’aria e impianto antincendio. L’impianto di riscaldamento sarà dotato di ventilconvettori collocati al di sotto del pavimento e dislocati lungo il perimetro interno della struttura. La pavimentazione interna sarà in legno a doghe. Il piano di calpestio sarà realizzato con travi in legno lamellare e il soprastante tavolato sarà in multistrato spesso 40 millimetri, in olmo. All’interno verrà quindi realizzata una gradinata per il pubblico: nove gradoni in grado di ospitare 50 persone ciascuno. Sotto la gradinata verrà realizzato un magazzino-deposito. «Resterà da installare, a lavori interni ultimati» spiega il geometra Giuseppe Zanini, «l’impianto antivolatili, che ovviamente verrà installato sul tetto e sulla merlatura fronte lago, affinché non abbiano più a sostare i colombi, con le conseguenze che tutti ben conosciamo. I lavori si concluderanno con la collocazione dell’arredamento interno». Le previsioni dell’ufficio tecnico sono ottimiste: tutto dovrebbe essere pronto entro l’inizio dell’estate 2005. «Noi come amministrazione», spiega l’assessore al patrimonio Fabio Marinoni, «vorremmo finire con la massima celerità, per poter utilizzare quanto prima la Dogana. È evidente che la burocrazia e i tempi incerti dovuti alle difficoltà di restauro hanno rallentato molto il nostro piano dei lavori. Contiamo tuttavia di poter utilizzare il gioiello della Dogana almeno per la prossima fiera del miele, ovvero nell’ autunno del 2005».

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