sabato, Aprile 27, 2024
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Garda Uno in campo. Manerba ospiterà un convegno in estate

Energia rinnovabile. Il Benaco «raccoglie» la sfida dell’idrogeno

A pochi giorni dall’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, che prevede lo sviluppo dell’energia rinnovabile, è stato presentato nelle sale della Garda Uno a Padenghe, un sistema pulito di produzione energetica ribattezzato «Progetto idrogeno dal sole». Si tratta di un’iniziativa ad ampio respiro territoriale sostenuta dall’assessorato alla Qualità dell’ambiente della Regione e che si articolerà nel corso dell’anno. Al progetto partecipano vari soggetti: dall’industria agli enti pubblici, dal mondo della ricerca ai cittadini. Una sinergia che punta a tre obiettivi: promuovere la ricerca scientifica, divulgare l’utilizzo di fonti rinnovabili e dell’idrogeno, sensibilizzare l’opionione pubblica sul consumo consapevole delle risorse energetiche. Il progetto in sé prevede la creazione prima dell’estate di un prototipo da 5 Kw che da cellule fotovoltaiche otterrà idrogeno e successivamente energia elettrica. La minifiliera fotovoltaico-idrogeno-elettricità verrà applicata ad un’abitazione a Brunate, in provincia di Como, che già utilizza energia rinnovabile. Dal punto di vista strettamente scientifico il progetto porterà a una valutazione di carattere ambientale, socio-economica e tecnologica applicata all’impiego dell’idrogeno prodotto da energie rinnovabili (fotovoltaico, solare, termoelettrico e biomasse) in raffronto all’utilizzo del metano, sempre per produrre idrogeno su piccola e media scala. Una tecnologia che su grande scala diventa troppo dispendiosa. In questo modo si potranno analizzare le difficoltà della fase di progettazione e di realizzazione e gestione di un impianto pilota, in special modo verranno analizzate le prestazioni della cella a combustibile per la trasformazione dell’idrogeno in elettricità. Anche se la fase scientifica del progetto non è di stanza a Brescia, la nostra città sarà protagonista della fase divulgativa e vedrà numerosi enti locali tra i promotori del progetto. L’Associazione temporanea di scopo (Ats) vede come capofila la Garda Uno che del progetto si occuperà dell’organizzazione, gestione e promozione nel bacino di interesse del settore idrogeno, dal momento «che – come ha affermato il presidente Gianfranco Comincioli -, nello stesso statuto della società si parla di attivare studi e ricerche sulle fonti rinnovabili, nonché di tutelare il valore ambientale del territorio». La parte scientifica verrà invece curata dal Centro di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile Lombardia dell’Università Cattolica di Brescia, con la collaborazione dello studio associato Green Energy e dell’associazione Progetto Socrate. Oltre alla valenza scientifica vi è anche quella formativa, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle fonti rinnovabili attraverso corsi di formazione per professori delle scuole superiori, il primo corso si sta già svolgendo presso l’Istituto Castelli; tecnici del settore, neolaureati e studenti, anche attraverso convegni. Ma la divulgazione sul territorio bresciano sarà rivolta anche a tutti i cittadini, infatti nel corso dell’anno sono previsti degli eventi nelle piazze dove verrà presentato un sistema per dimostrare che, in un futuro non troppo lontano, potremo accumulare energia da utilizzare nelle nostre abitazioni o per alimentare le auto. I membri del pool che si occuperà dell’aspetto divulgativo sono l’«Associazione comuni Bresciani servizi» che organizzerà una parte dei corsi di formazione e gli eventi pubblici dimostrativi nelle varie piazze della provincia; Apindustria che utilizzerà i risultati nelle aziende piccole e medie presenti sul territorio; l’associazione «Giovanni Piamarta» per la formazione dei giovani; ed il Comune di Manerba che con il progetto di installazione di una caldaia a biomassa presso il complesso scolastico e la futura edificazione di una piscina coperta alimentata a fonti rinnovabili, si è dimostrato particolarmente sensibile al progetto. Manerba ospiterà anche un convegno a luglio sull’applicazione dell’idrogeno nella vita di tutti i giorni, e si è già detto pronto a progettare una mega centrale fotovoltaica per portare il progetto su grande scale, se i risultati del progetto lo renderanno possibile. Nel mese di dicembre, a conclusione del lavoro svolto, presso la sede bresciana dell’Università Cattolica si terrà un convegno internazionale sulla produzione di idrogeno e i problemi connessi.

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